Prima il prefetto Francesco Paolo Tronca che cancella le sue trascrizioni dei matrimoni omosessuali, adesso anche l'arcivescovo Angelo Scola che lo ammonisce a «non scherzare» con la famiglia. Quella tradizionale fatta da madre e padre, un «rapporto stabile tra un uomo e una donna». Perché «la famiglia - ammonisce Scola - ha la sua precisa definizione». È un Giuliano Pisapia ormai con le spalle al muro quello che continua a usare la fascia da sindaco per condurre una battaglia ideologica in difesa dei matrimoni gay. Pretendendo di far di Milano l'avamposto della disgregazione di quanto chiaramente previsto dalla tanto spesso invocata Costituzione che è chiarissima nel dire, all'articolo 29, che la famiglia è una «società naturale fondata sul matrimonio». E chi non è d'accordo non ha che da cercar di metter mano alla Carta fondamentale.
A ottobre Pisapia aveva ordinato all'anagrafe di accettare le richieste di registrazione delle coppie omo sposate all'estero. Dopo lo stop del prefetto, ieri al sindaco è arrivata la pesantissima sconfessione del cardinale Scola. «Penso che il prefetto abbia agito secondo la legge», le parole dell'arcivescovo.
Dopo la bomba carta fatta esplodere contro un bar domenica scorsa e la paura di commercianti e residenti di finire vittime del racket dello spaccio, qualcosa si muove in via Gola. Il prefetto Paolo Francesco Tronca ha riunito ieri il tavolo per l'ordine e la sicurezza e ha disposto un'intensificazione dei controlli interforze sull'intera area. L'assessore alla Sicurezza del Comune Marco Granelli ha sostenuto che «per contrastare la criminalità alle radici serve un impegno comune tra amministrazione e forze dell'ordine» ma «è altrettanto importante attivare tutte le iniziative a sostegno di una ricostruzione del tessuto sociale ed economico. Nel 2014, sono stati almeno 15 gli arresti per spaccio e conseguenti sequestri di droga. Il Comune ha comunque deciso di aumentare i controlli potenziando tutte le misure utili per sostenere le attività di commercianti e associazioni per rendere anche via Gola vivibile e attrattiva come il resto dei Navigli, luogo di vita perla città e per il turismo». Chiede anche ad Aler di riqualificare il quartiere popolare che si affaccia su via Gola. Il centrodestra chiede «un presidio fisso» sulla strada.
Giannino della Frattina a pagina 3
Il presidente della Comunità ebraica, Walker Meghnagi, ha deciso di non ricandidarsi alle elezioni per il Consiglio. Ma prima di lasciare vuole terminare il lavoro di pulizia, iniziato con la scoperta del buco finanziario, creato da quella che denunciato come truffa.
La pioggia ha rovinato la festa ai bambini.
É stato un Carnevale sottotono, più delle maschere hanno sfilato gli ombrelli. Ma a rendere sottotono il «sabato grasso» non è stato solo il maltempo: parecchie le iniziative di bassa qualità, nonostante i 135mila investiti dal Comune.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.