Uno «schiaffo» agli imprenditori degno di una cresima. Si è comportato proprio da arcivescovo il cardinale Angelo Scola alla presentazione della seconda fase del Fondo Famiglia Lavoro. Colpiti anche banchieri e giornalisti. «Oltre alle banche, che confido ci facciano cambiare l'idea negativa che si è diffusa di loro, avrei voluto vedere molti rappresentanti del mondo produttivo in questa assemblea di 172 persone. Conto sempre i presenti anche alla messa!» ha esclamato Scola, osservando in prima fila Alessandro Profumo, presidente del Monte dei Paschi di Siena, Enrico Cucchiani, consigliere delegato di Intesa San Paolo, Victor Massiah, consigliere delegato di Ubi, insieme ai delegati di Mps, Bpm e Credito Valtellinese.
A fianco dell'arcivescovo alcuni oggetti preziosi, raccolti durante l'apostolato veneziano, donati da Scola al Rotary Meda. «I regali del cardinale» ammontano a 135 pezzi tra bicchieri di Murano, presepi e carillon. Il ricavato della vendita s'aggiungerà ai due milioni di euro, oggi a disposizione del Fondo Famiglia, un milione raccolto dalle donazione fatte ai parroci dai cittadini milanesi e un milione elargito dall'arcivescovo e tratto dai proventi dell'8 per mille. «Sono contrario a chi demonizza la società civile italiana, la più viva d'Europa - ha sottolineato Scola -. La politica? Ho guardato il confronto tra i due candidati, Bersani e Renzi, vorrei dirvi il mio commento ma so che non è possibile considerate le neodisposizioni», e non si può affermare che il suo volto esprimesse soddisfazione.
Il Fondo Famiglia Lavoro, avviato la notte di Natale 2008 dal cardinal Dionigi Tettamanzi, parte nel 2013 con un'operatività più forte. Dopo l'aiuto economico dato in questi due anni ai colpiti dalla crisi ora i volontari, che provengono dal mondo delle Acli e di altre società d'assistenza sociale come le Confcooperative, si prodigheranno per dar vita a una propedeutica del lavoro anche facilitando tirocini in azienda ai disoccupati. Fare impresa insieme: prevede interventi d'accompagnamento culturale e morale a quelli che intendono aprire un'attività. S'aggiungono a questo anche interventi di microcredito in prestiti personali per un massimo di 10 mila euro e contributi a fondo perduto.
«Ogni mattina si riesce a ricominciare perché dentro di noi abbiamo acquisito una risposta alle domande ultime dell'essere, in cui il pensiero filosofico passa ad essere sentimento religioso. Quando leggo le pagine culturali dei giornali mi deprimo, perché non vi vedo che la cultura del frammento. Iniziative come questa invece riconfermano che l'io non è un frammento ma vive solo se è un io in relazione. Relazione tra famiglia e famiglia, famiglia e lavoro, lavoro e riposo, che è tempo vibrante» ha aggiunto Scola.
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