Aveva investito e ucciso un'anziana e aveva chiesto allo zio di prendersi la colpa. Ieri la Squadra mobile ha arrestato per omicidio colposo un 32enne pregiudicato italiano: Giuseppe Parabola. Lo scorso primo dicembre in via Cà Granda l'uomo aveva travolto con il proprio scooter la 78enne Anna Berardi. Parabola era già sotto osservazione e intercettato dagli agenti perché sospettato di far parte di una banda di rapinatori. Lavora in una autofficina di via Idro ed era appunto noto alle forze dell'ordine. L'ordinanza di arresto, ai domiciliari, è stata emessa del gip Emanuela Cannavale per omicidio colposo. Il 32enne è accusato anche di omissione di soccorso e di guida senza patente. Non ha infatti mai conseguito la licenza di guida ma guidava regolarmente la moto Yamaha Trex con cui ha ucciso l'anziana. Il mezzo è intestato a lui, come un altro scooter. Al momento dell'incidente il giovane era fuggito lasciando il motociclo sul posto, subito dopo aveva contattato uno zio 51enne chiedendogli di presentarsi sul luogo dell'incidente e confessare di essere l'investitore. Al momento la versione dell'uomo reo confesso era apparsa credibile alle forze dell'ordine.
A seguito di accertamenti però, controllando i movimenti dello Yamaha monitorato dalla Squadra mobile tramite un dispositivo gps e analizzando le intercettazioni telefoniche, sono emerse le responsabilità del 32enne. Ci sarebbe anche la precisa intercettazione telefonica della chiamata con cui l'arrestato chiede allo zio di confessarsi colpevole al suo posto. La posizione legale dello zio è al momento al vaglio degli inquirenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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