(...) ha già esperienza nel settore e che rappresenti l'immagine di una scuola laica e di sinistra» ha confermato ai partiti che ha incontrato ieri a Palazzo Marino per un primo giro di consultazioni. Di sinistra sì, ma fuori dai partiti. Scartata l'ipotesi dell'ex senatrice del Pd Marilena Adamo che pure era circolata nelle scorse ore. Dovrebbe pescare piuttosto tra un rosa dirigenti di peso o ex provveditori. Impossibile, ha detto, congelare l'assegnazione della delega fino a marzo visto che partono le preiscrizioni ad asili e materne. E oggi nominerà anche il nuovo vicesindaco, un'altra figura indispensabile per la gestione della macchina: sarà Ada Lucia De Cesaris, già assessore all'Urbanistica, terrà anche i Rapporti con il consiglio comunale. Pisapia tratterrà ad interim invece le deleghe alla Casa e ai Lavori pubblici lasciate da Lucia Castellano (capolista in Regione per Ambrosoli) e quella al Bilancio dopo le dimissioni di Bruno Tabacci che punta a fare il deputato del Centro Democratico. Nel «secondo tempo», entrerà in giunta la consigliera della lista civica x Pisapia Anna Scavuzzo, con la delega alla Casa, mentre resta il nodo di una poltrona per due per chiudere la giunta a 12. La capogruppo del Pd Carmela Rozza potrebbe ottenere i Lavori pubblici rafforzati da altre deleghe, visto che scatterà una revisione anche per chi è già in giunta, o il Bilancio, se il dg Davide Corritore in caso di vittoria del centrosinistra a Roma guadagnerà un ruolo da sottosegretario per Expo o di supertecnico in Comune, un collegamento tra Milano e Roma esterno alla giunta. Il mezzo rimpasto rinviato a dopo le elezioni, e la partita delle nomine per le grandi partecipate come Sea e Mm, permetterà di sistemare più tranquillamente il risiko. E ci vorranno tempi più lunghi, ma al prossimo governo Pisapia chiederà una deroga al tetto assessori. «Per gestire città come Milano e Roma non si possono concentrare tante deleghe su 12 persone» sostiene. O forse è troppo complicato accontentare i partiti.
É stata una domenica di consultazioni. Prima Pisapia si è sentito con i segretari del Pd, poi ha incontrato separatamente i gruppi minori. Primi gli esponenti di Sel Patrizia Quartieri e Daniele Farina, alle 15.
La scuola finisce nel rimpasto: Pisapia la vuole più di sinistra
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