Basta controllare giorni e orari. Poi è sufficiente presentarsi muniti di codici fiscali, codici dei plessi scolastici e documento di identità. Non serve nient'altro.
A dare un aiuto concreto alle famiglie in questi giorni alle prese con le iscrizioni on line della scuola arrivano anche le biblioteche rionali. Sono quattordici distribuite in sette zone della città. Dalla «A» di Accursio alla «Z» di Zara le biblioteche, con i bibliotecari e il personale volontario sono disponibili a venire in soccorso a chi deve iscrivere i figli a scuola per il prossimo anno.
Il servizio è offerto dal Comune di Milano che supporta così l'attività dei vari istituti, mettendo a disposizione dei genitori postazioni computer e personale istruito ad hoc su come muoversi nella rete delle «Iscrizioni on line».
La proposta era partita qualche tempo fa da Paola Bocci, consigliere comunale e presidente della commissione Cultura di Palazzo Marino. Assessorato e settore Biblioteche hanno recepito in fretta l'invito e per una volta tra il dire il fare non c'è stato di mezzo il mare magnum di imprevisti.
Così fino al 28 febbraio, in 14 biblioteche della città, i genitori sprovvisti di accesso alla rete o con poca dimestichezza con il web potranno ricevere il supporto necessario a completare le procedure di iscrizione dei figli al prossimo anno scolastico. Quest'anno infatti - lo ricordiamo - è obbligatorio effettuare l'iscrizione alla prima classe di elementari, medie e superiori solo ed esclusivamente attraverso la rete, collegandosi al sito del ministero dell'Istruzione. Dopo un avvio burrascoso, in cui il cervellone del ministero più volte è andato in tilt, ora la procedura sembra essersi un po' assestata.
Anche se, a scanso di equivoci, molte scuole in città hanno deciso di mantenere comunque la documentazione cartacea. Le segreterie delle scuole hanno attivato le loro postazioni per aiutare i genitori in difficoltà, ma con l'aggiunta delle biblioteche il supporto in città si moltiplica. E si alleggerisce il lavoro degli istituti che si sono trovati a dovere affrontare un aggravio di lavoro in un momento di riduzione del personale.
«La scuola così inizia in biblioteca. È un sistema per far diventare la biblioteca un posto a servizio della comunità, non solo per la promozione della cultura ma in cui fare welfare», commenta soddisfatta Paola Bocci. Ogni biblioteca metterà infatti a disposizione le proprie postazioni informatiche in giorni e orari prestabiliti, qualcuna anche dietro prenotazione.
Ad assistere le famiglie davanti ai computer ci saranno alcuni volontari che la direzione del Settore Biblioteche ha individuato attraverso l'Albo comunale del volontariato.
L'Amministrazione comunale ha organizzato, lo scorso 30 gennaio, un incontro di formazione per illustrare ai volontari impegnati e ai direttori delle biblioteche coinvolte le nuove procedure di iscrizione per via telematica.
Alcune biblioteche, a loro volta, metteranno a disposizione anche dei mediatori culturali per aiutare le famiglie di origine straniera. Inoltre, gli uffici comunali hanno preparato un vademecum semplificato che contiene le spiegazioni necessarie a espletare le iscrizioni in modo corretto.
Le biblioteche milanesi infatti già hanno attività di supporto a chi ha bisogno. Come succede con le mamme rumene che trovano qui in biblioteca un aiuto per contattare i propri figli che abitano lontano via skype grazie ad un accordo con Cariplo.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.