Niente pappa scodellata per i bambini di un centinaio di mense di Milano. Col loro vassoio si servono da soli, uno in fila all'altro, mettendo alla prova il loro equilibrio, sviluppando un pasto dopo l'altro la loro autonomia e contribuendo a risparmiare sul personale.
Succede a Milano in un centinaio di scuole pubbliche dove al posto dei classici refettori c'è un vero e proprio self service che termina con un'isola ecologica dove i ragazzini svuotano i vassoi e attuano con le loro mani la raccolta differenziata. «Il servizio piace e funziona», ha commentato Gabriella Iacono, presidente di Milano Ristorazione che sta ipotizzando di estenderlo. «Vorremmo trasformare almeno due mense all'anno», ha spiegato. È uno degli obiettivi che Milano Ristorazione si pone per il futuro non troppo lontano. Va di pari passo con l'avvio della raccolta differenziata della plastica cominciata a settembre in due scuole pilota diventate 11 a dicembre e allargata a tutte le 413 mense delle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado entro la prossima fine mese. Così bambini e ragazzi dai 3 ai 13 anni prima con l'aiuto dell'insegnante poi da soli dovranno svuotare i piatti separando l'umido e impilando uno sull'altro piatti e scodelle di plastica gettati alla fine nel sacco giallo. Il sistema permette di evitare che finiscano nelle discariche ben 444.370 chili di plastica all'anno, fatti da oltre 25 milioni di piatti, 7 milioni e mezzo di coppette e oltre 12 milioni e 600mila bicchieri. A tutto ciò vanno poi sommati i 220.500 chili di plastica eliminati dalle mense dovuti ala sostituzione delle 2 milioni e 250mila vasche in polipropilene con quelle in acciaio. A raccogliere i sacchi gialli poi ci pensa l'Amsa che passa però solo una volta a settimana. Tanto che, come è stato fatto notare ieri in commissione Ambiente a Palazzo Marino, ci sono scuole dove il problema si fa non solo vedere ma anche sentire, specie quando fa più calo e i sacchi restano sotto il solleone. Uno dei consiglieri ha fatto presente ad esempio quello che succede alla media Mameli dove i sacchi restano nel cortile alla mercé dei corvi attirati dai residui di pasto (seppur minimi). Nelle intenzioni di Milano Ristorazione sul lungo periodo per avere mense più ecologiche c'è la volontà di sostituire tutti i piatti in plastica con un materiale totalmente biodegradabile. «Ma al momento i costi sono eccessivi. Servirebbe un milione in più», ha fatto notare Iacono, praticamente quattro volte in più rispetto all'attuale costo. Impossibile invece sostituirli con stoviglie in ceramica. «Significherebbe dotare ogni struttura di lavastoviglie, e non è pensabile sia per i costi che per la mancanza di spazi».
Ai primi posti invece delle cose da fare per l'anno 2013 c'è la diffusione della frutta a merenda in ogni scuola. «Stiamo cercando i fondi», ha detto Iacono.
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