Al regista Ermanno Olmi (nella foto), scomparso il 7 maggio del 2018, sarà intitolato l'Istituto Comprensivo Statale di via Maffucci 60. Nato a Bergamo nel 1931, il futuro regista de L'albero degli zoccoli o de La leggenda del santo bevitore trascorse gli anni dell'infanzia nel quartiere della Bovisa, dove frequentò la scuola «G.Leopardi» di viale Bodio 22, ora ricompresa nell'«IC Maffucci». Il consiglio d'istituto, d'accordo con il collegio dei docenti, già lo scorso 9 maggio ha proposto con una delibera di dedicare l'istituto a Olmi, e poichè ad oggi l'ordinamento scolastico non prevede una legge specifica sull'intitolazione delle scuole, ma una circolare ministeriale del 1980 prescrive che «è necessario acquisire la valutazione della giunta comunale», l'assessore all'Educazione Laura Galimberti ha sottoposto alla giunta Sala la richiesta che è stata approvata, considerato anche il parere favorevole espresso dalla famiglia agli organi scolastici. Nella delibera approvata in Comune si ricorda il legame di Olmi con Milano: «Trascorse l'infanzia tra il mondo operaio della periferia milanese e quello contadino nella campagna della bergamasca» e ricorda che «con le sue numerose opere ha saputo raccontare magistralmente i momenti di passaggio della storia, sia collettiva come quella individuale, tra infanzia ed erà adulta, il tempo che passa e l'avanzare delle future generazioni». Con il via libera del Consiglio di istituto e della giunta sala, competerà comunque all'Ufficio scolastico regionale ottenere dal Ministero dell'Interno la deroga all'intitolazione della scuola a una persona deceduta da meno di dieci anni. Ma tutto lascia intendere che non ci saranno intoppi.
E il consiglio comunale è pronto a votare in maniera bipartisan la mozione depositata dal consigliere di Forza Italia Alessandro De Chirico che chiede di apporre una targa di fronte alla casa di Enzo Tortora in via dei Piatti 8. Una richiesta accelerata dalla petizione promossa dall'associazione per l'iniziativa radicale «Myriam Cazzavillian». Favorevoli anche i consiglieri del Pd.
«Quella casa - sottolinea De Chirico - non è stata solo l'abitazione del giornalista e presentatore di Portobello. È stato il luogo di molte riunioni della Lega Italiana del divorzio e il luogo dove Tortora ha condotto la sua campagna elettorale per le europee per il Partito Radicale ristretto agli arresti domiciliari».ChiCa
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