Se il basket cestina il calcio

Se il basket cestina il calcio

Non è solo uno scudetto. É lo scudetto che cambia una città. Dopo che sport e Milano erano concetti associati soltanto alle due squadre di calcio cittadine, grazie alla vittoria dell'Olimpia Armani non sarà più così. Per le strade della città fino a ieri si scendeva per la nazionale del pallone che poi è diventata in breve nel pallone per il deprimente risultato rimediato in Brasile. Le piazze piene di maglie azzurre si sono riempite di scarpette rosse.
E il cambiamento di colori non è stato soltanto una questione di maglia: non si vedeva così tanta gente a giocare nei campetti cittadini dai tempi di Micheal Jordan. Solo la star dell'Nba era riuscita a coinvolgere così tante persone nella passione per il parquet. Il passo dalla delusione per il calcio all'entusiasmo per la pallacanestro è stato breve anche grazie alla poco rosea situazione del pallone milanese: le due rappresentative cittadine stanno affrontando un momento di crisi, o di riorganizzazione che dir si voglia, come non accadeva da tempo. I fasti di Ancelotti al Milan e di Mourinho all'Inter sono un pallido ricordo. Anche gli ultimi scudetti vinti, e si tratta di tre anni fa nel migliore dei casi, sono arrivati in un momento particolare per il calcio che ha subito forti terremoti in formato scandalo come Calciopoli. Adesso è l'Olimpia Armani a rappresentare la città nello sport: i fan della squadra sono aumentati in modo esponenziale negli ultimi mesi. Più le gare con Monte Paschi andavano avanti, più crescevano i tifosi: non a caso per la settima e decisiva sfida non si trovavano posti liberi al Palazzetto di Assago. Ma anche di fronte ai maxischermi in giro per la città si sono radunati a centinaia per tifare uno sport diverso. E non sono stati i soli televisori a cui si sono incollati i milanesi e gli italiani: la partita trasmessa da Rai3 ha registrato un milione di spettatori, con uno share del 5%, ed era in onda anche sul canale specializzato quindi è verosimile che fossero anche di più.
«Si tratta di un risultato importante per tutto il movimento cestistico - afferma il neo presidente della Lega Basket Fernando Marino - e che deve rappresentare un punto di partenza nella ricerca di ulteriore visibilità, obiettivo che la Lega Basket, che dall'1 luglio guiderò, e i suoi club devono perseguire come primario. Vorrei anzitutto ringraziare la Rai per averci dato fiducia nel presentare un grande evento e il mio staff di Lega che ha creduto in questa idea proponendo alla Rai di spostare la gara da Rai Sport a una rete generalista raggiungendo un risultato di grande importanza».
La passione per la pallacanestro sta cancellando, almeno a periodi, quella per il calcio. Dei destini azzurri sono in pochi a occuparsi in questi giorni. Anche le istituzioni se ne sono accorte e per questo hanno previsto l'utilizzo dei megaschermi per la finale. E poi, a vittoria ottenuta, sia il sindaco Giuliano Pisapia che il governatore Roberto Maroni sono accorsi a complimentarsi per lo splendido risultato. L'assessore regionale allo Sport Antonio Rossi ne ha colto l'occasione per sottolineare il nodo degli impianti: «Siamo primi in Italia sul campo, ma le nostre strutture non sono all'altezza delle squadre che vi giocano»
«Non dimenticate. 26 sweet 26» hanno scritto su il profilo twitter i responsabili dell'Olimpia Armani. Segno di una gioia, quella del 26esimo titolo, attesa per quasi un ventennio. E adesso che è esplosa ha coinvolto la città. Dove in tanti, tantissimi hanno riscoperto di amare più il basket del tanto pubblicizzato calcio.

Che sia colpa di Buffon o di Balotelli la magra figura rimediata in Sud America, i milanesi hanno già un'opzione alternativa. Anche perchè il movimento cestistico meneghino è in crescita e tiene i milanesi legati al mondo dello sport.

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