Carmela Rozza, assessore ai Lavori pubblici del Pd, si torna a litigare sulle primarie. La dica tutta: per lei si potrebbero anche evitare?«Non sono un'appassionata di primarie, i partiti dovrebbero assumersi la responsabilità di trovare il candidato giusto per la città. Possono anche condividerla con un pezzo dell'elettorato se ritengono, ma è il voto di tutti i milanesi alle elezioni che verifica se le scelte sono state giuste».I rapporti con Sel sono già tesi, non si rischia di spaccare la coalizione per un capriccio di Renzi?«Il tema della coalizione non devono essere le primarie ma il progetto per la città, se ci tenesse uniti solo la data sarebbe pochino, piuttosto Sel deve decidere cosa vuol fare da grande, se il partito di governo o di opposizione».In effetti la data non è il problema principale. Se scenderà in campo il commissario Expo Giuseppe Sala, Sel potrebbe sfilarsi.«Sel deve fare chiarezza, se vuole le primarie perchè gli elettori di sinistra scelgano il candidato, allora non può dire se c'è tizio o caio noi non ci stiamo. Se gli elettori di sinistra voteranno Sala, avrà le carte in regola per rappresentare la sinistra. Se invece Sel vuole scegliere il nome e ha paura di confrontarlo con un nome forte, lo spieghi». Si è già schierata? «Il sindaco giusto deve avere la capacita di interloquire a livello internazionale e Sala oggi grazie a Expo parla con tutte le diplomazie mondiali. Milano deve mirare a competere non solo con le grandi capitali Ue ma con New York. Con una buona squadra può essere un ottimo sindaco. E lo reputo un uomo del fare e non delle chiacchiere».Che spot. Qualche giornale ha ironizzato su un sua difesa dagli attacchi del Pd Majorino, già in campo. Non starà prenotando davvero una poltrona con Sala?«Mi hanno onorata con un trafiletto al veleno, ma i cittadini sanno cosa fa la Rozza dalla mattina alla sera e per me conta il giudizio degli elettori. Majorino ha usato la condanna al dg di Expo per mettere in dubbio Sala e l'uso del giustizialismo a fini elettorali è sbagliato. Peraltro ricordo che le quote della società Expo fanno capo a Comune, Regione, Camera di commercio e non si possono attribuire le scelte a una sola persona».Quindici consiglieri hanno firmato una lettera di fuoco contro 7 assessori che hanno scritto un dossier sul futuro della città. É sembrato un assist a Sala, la sinistra lo accusa di non garantire la continuità con il modello Pisapia.
«Quel dossier era sbagliato, è servito solo a spaccare il Pd. Se gli arancioni hanno bisogno di riunirsi e condividere le loro posizioni non discuto, ma i colleghi del Pd semmai dovrebbero scrivere un documento programmatico con il Pd».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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