Sea, il Comune vende ancora E la maggioranza non c'è più

I tempi sono stretti. Il sindaco (non è la prima volta) approfitta del «fattore T» per far digerire alla sinistra radicale il calo delle quote Sea in mano al Comune sotto il 50%. Anche se Basilio Rizzo, presidente dell'aula e esponente della Sinistra x Pisapia, attende il vertice di maggioranza convocato domani sera a Palazzo Marino - convocati sindaco, capigruppo e segretari cittadini dei partiti - per manifestare il mal di pancia sulla gestione dell'affaire. Rizzo accettò la prima asta sul 30% degli aeroporti un anno fa (il bando vinto da F2i già al centro di un'inchiesta) come ultima chance per far quadrare il Bilancio 2011 senza sforare il Patto di stabilità. Ora «basta giocare sulla fretta, o ogni volta basta far stringere i tempi e dire che non si possono valutare alternative» attacca. L'accordo siglato una decina di giorni fa tra Comune e Provincia prevede un'asta congiunta sul 70% di Serravalle entro il 31 dicembre e lo sbarco in Borsa di Sea con un pacchetto del 25% nella finestra tra fine novembre e inizio dicembre. Palazzo Marino - proprietaria del 54,8 - dovrebbe partecipare con il 5-7% e potrebbe scendere dunque fino al 47,8%. Ancora più giù in caso di ricapitalizzazione. Sempre un anno fa - e su pressing di Rizzo - l'aula votò l'impegno a mantenere la maggioranza pubblica sugli scali. «Non ho cambiato idea, farò di tutto per convincere la maggioranza a mantenere quel patto» e ricorda che «il sindaco, persona rispettabile e rispettata, assicurò ai cittadini che li avrebbe consultati sul futuro di Sea, insisto perchè lo faccia».
Posizione quella di Rizzo che dovrebbe rimanere isolata. Sel è allineata, forse l'Idv cercherà di dettare qualche condizione per far sentire il peso in aula, visto che non ha assessori in giunta. Il Pd è convinto che chi ha dei mal di pancia se li farà passare. La capogruppo Carmela Rozza fa presente che «manterrà comunque la maggioranza relativa e la gestione della società, il cui statuto riserva al primo azionista 5 componenti su 7 del cda». La Provincia non ha ancora sciolto le riserve sul 14,54% che dovrebbe mettere nel pacchetto, ma è a rischio.
Ad alzare la tensione a sinistra potrebbe essere la presentazione del «pacchetto completo» su Sea. Già l'assessore Franco D'Alfonso, esponente dell'ala «arancione», ha dichiarato giorni fa che la questione della cessione di Sea «non è del tutto in pregiudicato, anzi migliora come opzione perchè è meglio cedere una società quotata in Borsa. L'ipotesi era sul tavolo prima e lo è anche adesso». Lo sarà domani: fatta la prima quotazione, nel 2013 il Comune - valutata la risposta del mercato - potrebbe aumentare il pacchetto. Il dg Davide Corritore presenterà alla coalizione i conti del piano completo.
In tempi stretti sia Comune che Provincia devono votare in aula l'annullamento del concambio Sea-Serravalle approvato dai rispettivi consigli e il piano alternativo.

I capigruppo dei due enti - a Palazzo Marino governa il centrosinistra e in Provincia il centrodestra - si vedranno per «firmare» un patto di non ostruzionismo. Dopo voto in giunta e il passaggio in Commissione, la delibera su quotazione Sea approderà in consiglio comunale lunedì prossimo o al più tardi giovedì 20.

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