Giuliano Pisapia accusa «il socio privato», senza citare mai F2i in un lungo intervento in consiglio comunale sul pasticcio Sea. Ripercorre punto per punto le tappe che hanno portato al fallimento della quotazione, e questa volta punta il dito contro il fondo di Vito Gamberale senza tirare in ballo i ricorsi del centrodestra come fece sabato, il giorno dopo il flop della Borsa. Il sindaco rimarca che «l'esito negativo è stato colpa della conflittualità nella governance». «Io non sono appassionato ai giochi della finanza - afferma - ma so che quando si decide di giocare una partita bisogna rispettare le regole». É «giusto aver deliberato un esposto alla Consob ed è stato doveroso non andare avanti con la quotazione ma credo si debba anche dire che noi faremo di tutto, dando tutte le informazioni in nostro possesso, perché se ci sono state responsabilità colpose o dolose, queste vengano individuate per evitare che il Comune possa subire conseguenze negative rispetto a scelte di altri in contrasto con quelle di chi rappresenta la città».
Ma invita a non discutere in aula del futuro delle azioni Sea, per «non inquinare l'asta che la Provincia ha deciso di lanciare». Ci pensa la capogruppo del Pd Carmela Rozza a inchiodare il fondo: «Se l'acquirente sarà proprio F2i (...)- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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