«Lo do alla mia collega che si occupa di bimbi...» dice la bibliotecaria dopo aver aperto il pacchetto con fiocco rosso che contiene Piccolo uovo e Piccola storia di una famiglia, libri sgraditi a molti genitori e arrivati in regalo dall’associazione radicale Certi diritti. Il video di youtube immortala Yuri Guaiana, segretario di Certi diritti, e Nicolò Calabro, segretario dell’associazione Enzo Tortora, mentre si aggirano per la città in bici. Obiettivo: consegnare alle ventiquattro biblioteche rionali di Milano i libri per bambini dell’asilo che raccontano «i più diversi tipi di famiglie», come coppie con due padri o due madri e la fecondazione assistita tra due donne.
«È una roba folle. Chiediamo all’amministrazione comunale di bloccare questa iniziativa» protesta il coordinatore cittadino del Pdl, Giulio Gallera. «Non trovo corretto che testi del genere diventino accessibili a bambini minorenni, nelle biblioteche comunali che sono frequentate da bambini delle scuole elementari! L’iniziativa dei radicali va fermata» insiste Gallera. E spiega: «Le famiglie hanno diritto alla libertà di educazione dei propri figli. Non è possibile proporre in biblioteche pubbliche testi di questo genere. Un conto sono le scelte private, un altro le scelte di valenza pubblica che incidono sull’educazione».
Entrambi i testi, oltre che la libertà di educazione delle famiglie, sfidano principi giuridici consolidati, dalla famiglia come società naturale fondata sul matrimonio, in base all’articolo 29 della Costituzione, al divieto di praticare la fecondazione eterologa (tema su cui si è anche svolto un referendum popolare). A maggior ragione sembra scorretto proporre questioni del genere a bambini tanto piccoli.
I radicali hanno dato il via alla distribuzione dei libri il 19 marzo, festa del Papà. E a questi due titoli per bambini, l’associazione Certi Diritti ha aggiunto due testi per adulti, uno dedicato al «diritto al matrimonio tra persone dello stesso sesso» e l’altro all’«amore civile: dal diritto della tradizione al diritto della ragione». Insomma, la proposta di un totale capovolgimento di realtà quali la differenza sessuale e la famiglia fondata sul matrimonio.
Il libro Piccolo Uovo era stato presentato nel settembre scorso alla Festa del Pd dall’assessore alle Famiglie, Pierfrancesco Majorino, e dalla sua compagna di partito Maria Rosaria Iardino. In quell’occasione si era ipotizzato di far adottare il libro negli asili. La presenza nelle biblioteche milanesi di Piccola storia di una famiglia era stata invece segnalata da genitori sconcertati dal fatto che un tema come la fecondazione assistita tra due donne omosessuali potesse essere proposta come tema di lettura a bambini di tre anni. «In Olanda c’è una clinica dove dei signori gentili donano i loro semini per chi non ne ha... Franci si è fatta dare un semino alla clinica olandese e l’ha messo nella pancia di Meri, dove ha incontrato l’ovino» si legge tra l’altro nella storiella.
E Piccolo Uovo, nel fumetto disegnato da Altan, ignorando il concetto naturale di maschile e femminile, vuole scegliere in che tipo di famiglia nascere. Si avventura tra coppie in cui i conigli eterosessuali con tre figli risultano i soggetti più stravaganti.
Tra le proposte per bambini due micie con un gattino e due grossi pinguini maschi in frac e bombetta che giocano a palla con due baby pinguini. «Pure voi siete una famiglia?» chiede Piccolo Uovo. «Sì! - risposero i due papà insieme ai loro piccoli».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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