Senza casa? Negli hotel da 2.000 euro

È un triste destino quello di Hakima: la costringono a vivere in albergo a spese del Comune. Poverina, penseranno i pensionati con la minima o tutti quelli che l'albergo non se lo possono nemmeno permettere.
Lei non ci sta a vivere questa vita di ingiustizie a cui la sottopongono i milanesi. Come si permettono di non darmi la casa che mi hanno assegnato? E già, le tocca soffrire. Non importa di chi fa fatica a mettere insieme pranzo e cena per la famiglia tutti i giorni. Siamo in una città in cui gli anziani passano dopo i mercati a raccogliere quello che è stato gettato via dai commercianti delle bancarelle, ma lei ha sentito il bisogno di incatenarsi davanti agli uffici dell'Aler in viale Romagna per denunciare questa terribile situazione. E che potrebbe continuare a lungo: l'attuale Amministrazione ha cambiato le regole per chi ha assegnata un alloggio, ma non gli viene consegnato. Prima venivi mantenuto in albergo, se non avevi altra sistemazione, per trenta giorni. Adesso invece vieni ospitato a spese della collettività per tutto il tempo necessario.

Cioè fino alla consegna delle chiavi. Quindi la poverina, potrebbe essere obbligata a vivere in albergo ancora a lungo, viste le lungaggini burocratiche italiane. E noi tutti a pagarle l'alloggio. Però tenendoci il peso di sapere che Hakima sta soffrendo.

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