"Senza muri? A volte sono utili. Raccolgo le firme per Sammartini"

Il presidente di Zona 2: "Sto alla larga dalla manifestazione. Le nostre strade stanno diventando dei grandi dormitori"

"Senza muri? A volte sono utili. Raccolgo le firme per Sammartini"

Samuele Piscina, presidente leghista di zona 2, lei alla marcia non andrà. Crede nei muri?

«Ne starò alla larga. Io credo nelle regole e per farle rispettare è giusto anche erigere dei muri. Ci sono due tipi di immigrati, quelli che non hanno diritto di venire in Italia e i profughi. I dati dicono che i clandestini sono troppi rispetto ai profughi. Restano in Italia, e si creano problemi che vediamo nelle nostre città, come bivacchi e degrado».

L'aggressore della stazione, dice il sindaco, è italiano.

«Il problema, al di là della nazionalità di quel criminale, è dovuto ai bivacchi, ai clandestini. La criminalità nella piazza è dettata da questi fattori. Le parole di Minniti che ha chiesto di non realizzare più interventi come quello di poche settimane fa, vanno in direzione opposta».

La situazione in Centrale?

«Io ringrazio la questura per i controlli. Anzi, andrebbero moltiplicati, non limitandosi alla Centrale».

Altre zone critiche?

«A Greco, intorno a Sammartini, si va dalle continue risse all'utilizzo improprio delle aiuole come bagni. Vediamo materassi, e rifiuti abbandonati, cittadini riferiscono di episodi di masturbazione in pubblico e di un ponte utilizzato per svolgere bisogni fisiologici. La linea del tram ormai impossibile che venga utilizzata se non da queste persone. La situazione è questa e non passa giorno senza che riceva video e foto. La Polizia locale interpellata fa ben poco e il tutto diventa ingestibile».

Che fare?

«Dopo l'incontro con l'assessore Majorino, che ha spiegato di non voler chiudere il centro, mai diventato un hub. Quindi ora parte la raccolta di firme chiesta dai cittadini per chiudere il centro».

Il degrado avanza in via Pisani

«È un unico grande dormitorio. I commercianti ci rimettono e si lamentano. Noi chiediamo agli assessori di intervenire. E al governo di fermare questo fenomeno. La sinistra manifesta per chiedere un'apertura ulteriore delle frontiere, così da far definitivamente collassare la vivibilità della città e della zona».

L'accoglienza diffusa non serve?

«Io ragionerei come un sindaco leghista. Firmando dovrei vedere la mia città ridotta come Milano?».

Lo stesso schema viene applicato alle moschee.

«Non mi convince, è pretestuoso.

Ci sono fior di Paesi che hanno moschee regolari e problemi: legalizzare non è la soluzione. Servono intelligence e agenti. Spesso vengono segnalati luoghi di culto abusivi e il Comune non muove un dito. Io non ho mai ricevuto un e riscontro da Comune, questura e prefettura».

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