Sequestrano camionista e si schiantano nella fuga

Fingono posto di blocco travestiti da poliziotti per rubare tv e pc Dopo un inseguimento l'incidente e l'arresto di uno della banda

L'autista peruviano se l'è vista davvero brutta. E quei venti minuti scarsi - con una pistola puntata alla nuca, costretto a starsene inginocchiato nel furgone - devono essergli sembrati veramente un'eternità. Alla fine è andato tutto bene grazie ai carabinieri della stazione di Cesano Boscone (compagnia di Corsico): il sudamericano liberato, un rapinatore arrestato, l'arma e la merce recuperata.

Insomma un successo per i militari giovedì pomeriggio. Tutto si svolge tra le 13 e le 14 quando un autista peruviano di 34 anni riempie di materiale elettronico un furgone del megastore «Unieuro» di via De Nicola e parte per consegnare la merce. Dopo qualche centinaio di metri, però, viene bloccato da una Fiat Punto blu parcheggiata di traverso sulla carreggiata. Davanti alla vettura ci sono tre uomini che indossano la pettorina con la scritta «polizia». Il peruviano pensa a un normale controllo, si ferma, esce dall'abitacolo e in pochi secondi per lui si palesa l'inferno. Uno dei tre finti poliziotti estrae una pistola (che poi si rivelerà una Beretta 6.35, con il colpo in canna e la matricola abrasa) gliela punta contro, lo immobilizza e, insieme a un complice, sale con lui sul furgone. Mentre l'altro rapinatore si mette alla guida, il primo balordo si siede al posto del passeggero, facendo inginocchiare davanti a sé il peruviano, con il capo chino. «Se ti muovi o alzi la testa sei morto» gli dice puntandogli l'arma alla nuca. Tremante, già in stato di choc, al poveretto non resta che obbedire pedissequamente ai balordi. Che mettono in moto e partono, seguiti dal terzo malvivente alla guida della Punto. Giungono così in via Turati, nel quartiere Tessera, zona di palazzi popolari di Cesano. E mentre l'autista resta sotto scacco, i tre scaricano tutta la merce del furgone in un box al pianterreno di uno stabile.

A quel punto il piano dei malviventi consiste nell'abbandonare il furgone ormai vuoto e il conducente in una zona isolata. Qualcosa, però, va storto: una pattuglia dei carabinieri di Cesano Boscone nota infatti l'utilitaria che, nel traffico, segue nervosamente il furgone. E inizia un inseguimento: il furgone, a tutta velocità, perde il controllo e va a sbattere contro un'auto parcheggiata in via Brunelleschi, bloccandosi. Il malvivente alla guida della Punto allora fugge, quello al volante del furgone salta giù e corre via, mentre i militari arrestano il terzo uomo, un calabrese pluripregiudicato di 50 anni residente al Lorenteggio, l'uomo armato che nel furgone puntava la pistola contro il povero peruviano. E che indossa ancora la pettorina della polizia.

Mentre sul posto giunge un'ambulanza per il sudamericano sotto choc, le indagini continuano.

E, in serata, i carabinieri risalgono al box di via Turati dove trovano tutta la refurtiva sottratta a «Unieuro» e altro materiale elettrico ancora imballato. Di quante rapine sarà mai responsabile la banda? Gli accertamenti sono in corso.

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