Dal servitore Arlecchino alla strage di Gorla: sipario su risa e drammi

C'è perfino il Cristo stralunato di Celestini che dialoga fra sé e sé sui dubbi e le paure

La panoramica fra gli spettacoli della settimana parte dal Piccolo, teatro che sta celebrando alla grande il Settantesimo. Cinquanta gigantografie di spettacoli della casa sono esposte in via Dante e nel chiostro di via Rovello; lanciano il libro edito da Corraini La ricerca della bellezza, in vendita anche nel bookstore. E fino al 28 maggio al Grassi c'è Arlecchino servitore di due padroni nella classica regia di Strehler; è lo spettacolo storico interpretato da Ferruccio Soleri (nella replica di stasera, e in date successive, sostituito da Enrico Bonavera). A Soleri - 88 anni, da 60 l'Arlecchino più famoso del mondo - è dedicato il documentario proiettato in via Rovello domani, ore 17 (ingresso libero, prenotazione sul sito del Piccolo). Allo Strehler, da giovedì a domenica, vedremo Soudain l'été dernier (Improvvisamente l'estate scorsa), diretto da Stéphane Braunschweig e prodotto dall'Odéon di Parigi. Il 12 maggio, alle 15, il regista incontrerà il pubblico.

All'Elfo Puccini, fino a domenica ecco una grande Giulia Lazzarini con due spettacoli scritti e diretti da Renato Sarti per il Teatro della Cooperativa: Muri e Gorla fermata Gorla. Nel primo, Lazzarini è un'infermiera che riflette sul proprio mestiere prima e dopo la rivoluzione di Basaglia, che abolì i manicomi; nel secondo viene raccontata la strage di 184 bambini uccisi da una bomba alleata nella scuola elementare di Gorla. Al Litta, in prima nazionale, fino a domenica Montagne russe di Eric Assous, regia di Fabrizio Visconti. La commedia, prodotta da La Gare (progetto nato dalla compagnia Eccentrici Dadarò), spia il gioco delle parti tra un uomo e una donna in un interno borghese. Al Parenti due gli spettacoli che aprono la settimana: Ci scusiamo per il disagio e Laika. Il primo, ideato da Gli Omini, nasce da un'indagine antropologica nelle stazioni ferroviarie italiane, incubatrici di storie bizzarre, tutte da raccontare. Laika è un one-man-show di Ascanio Celestini, divo del teatro di narrazione, qui sorta di Cristo contemporaneo e stralunato che monologa su dubbi e paure (da oggi a domenica). Al Menotti, fino al 14, in scena Alberto Patrucco e Andrea Mirò in Degni di nota, teatro musicale tra Gaber e Brassens. I cantautori sono rievocati da Patrucco e Mirò diretti da Emilio Russo. Un Testori da non perdere al Teatro i da domani al 29: Gli angeli dello sterminio, drammaturgia di Francesca Garolla e regia di Renzo Martinelli, prima nazionale. Si tratta dell'ultimo scritto di Testori, considerato una profetica apocalisse di Milano. Dopo i successi dello scorso anno - cento repliche di Otello - il format «Tournée da Bar» torna con la nuova produzione: Macbeth, stasera al Frida di via Pollaiolo (altre date e altri locali su www.tourneedabar.com).

Chiudiamo la panoramica con Recordari, al Libero fino al 14 maggio, spettacolo per il Giorno della Memoria e il Giorno del Ricordo. Affrontati con la drammaturgia in musica di Debora Mancini (attrice), Simone Zanchini (fisarmonica) e Daniele Longo (pianoforte).

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