Sesto, covi di clandestini in case assegnate dal Pd

Chiara Campo

Due settimane fa quando i vigili di Sesto San Giovanni hanno bussato ad un alloggio del Comune assegnato nei (lunghi) anni di gestione del centrosinistra a una famiglia di egiziani con 4 figli ci hanno trovato dentro sette brandine occupate da extracomunitari. Inviavano 150 euro al mese di subaffitto agli inquilini, tornati in Africa da anni. Ieri i controlli sono scattati in un altro alloggio di via Casiraghi, affittato per 800 euro al mese dal Comune e assegnato per 40 euro fuori dalle liste Erp a un'altra famiglia egiziana che peraltro aveva il contratto scaduto dal 2014 e un debito di 9mila euro con l'amministrazione. Ma anche in questo caso a quanto pare gli assegnatari non vivevano più da anni, sono tornati in Egitto e hanno ceduto le chiavi ad altri stranieri. «Abbiamo trovato due iracheni e una marocchina, peraltro in possesso di marjiuana - riferisce l'assessore alla Sicurezza Claudio D'Amico - e chissà da quanto tempo venivano mantenuti dai sestesi». Sono stati sgomberati e denunciati ai carabinieri. Il centrodestra si è insediato a fine giugno, «abbiamo preso in mano la situazione case - spiega D'Amico - e andremo a risolvere i casi uno alla volta ma dai controlli delle prime settimane emergono già casi gravi». L'assessore chiederà «iuto anche alla prefettura perchè i vigili non sono addestrati ad affrontare il rischio di trovarsi di fronte a un covo di clandestini e potenziali terroristi.

I dubbi sono sempre più fondati, ricordo che dopo la strage di Berlino Amri venne in treno proprio a Sesto. Cercava rifugio?». Per il deputato leghista Paolo Grimoldi «questi controlli testimoniano che con il centrodestra a Sesto la sicurezza ed il rispetto delle regole sono tornate ad essere una priorità».

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