Settemila euro al mese al consulente per i tagli

Il Comune assume un nuovo collaboratore per sviluppare i servizi web: "Ci farà risaprmiare in futuro"

Dentro un altro. A inizio agosto si contavano almeno 51 collaboratori esterni arruolati dalla giunta Pisapia da inizio mandato, per un costo che si aggira intorno ai due milioni di euro all'anno. Ora sono saliti (almeno) a 52, a meno che sia sfuggito qualche altro ingresso a Palazzo Marino nel mese in cui persino mezza giunta era in vacanza. L'ultimo consulente assunto dal Comune lavorerà sei mesi al servizio dei cittadini, con uno stipendio da 42mila euro, settemila lordi al mese. Il dottor Chicco Gianfranco si aggiunge ai 23 collaboratori che fanno capo direttamente al Gabinetto del sindaco (gli altri sono sparsi tra i vari assessorati), il suo compito come è specificato nella determina dirigenziale pubblicata ieri sull'Albo pretorio sarà di sviluppare «i servizi di customer care» e l'«incentivazione della loro fruizione tramite web anche attraverso l'uso dei social media». Un incarico che secondo l'amministrazione permetterà di risparmiare risorse in futuro, anzi la giunta giustifica una consulenza che la sinistra ai tempi dell'ex sindaco Moratti avrebbe certamente definito «d'oro» come un tassello della battaglia agli sprechi pubblici. La crisi dell'economia «impone rigore e ricerca di alternative modalità di lavoro ed erogazione dei servizi» e «attraverso i social media come Facebook e Twitter l'amministrazione può instaurare relazioni più partecipative, ridurre gli sprechi, aumentare la fiducia e» - addirittura - «la coesione sociale». Anche questa volta come precisa la nota è stato «impossibile reperire» la professionalità adeguata all'interno del Comune, nessuno evidentemente era in grado di sviluppare un piano operativo per diffondere i servizi comunali attraverso i nuovi canali interattivi. E avanti un nuovo consulente, anche se persino il presidente dell'aula Basilio Rizzo, esponente della sinistra radicale, era arrivato a scrivere all'inizio dell'anno una lettera al sindaco per manifestare il proprio disagio di fronte al continuo arrivo di collaboratori esterni. Il più delle volte, volti già visti in campagna elettorale. Vedi Cosimo Palazzo, segretario di zona dei circoli Pd entrato nello staff dell'assessore Piefrancesco Majorino come esperto dei diritti degli immigrati o il portavoce dei GiovanixPisapia «promosso» consulente delle politiche giovanili del Comune con uno stipendio da 3.800 euro al mese. Tra gli esempio spiccano i 71mila euro stanziati dall'assessorato alla Cultura di Stefano Boeri per avere da Silvia Botti consulenze sulla comunicazione: 71mila euro aprile a dicembre. Fanno quasi sorridere i 260 euro spesi a maggio per avere il vignettista Carlo Crudele a tratteggiare padroni e quattrozampe nella giornata della «microchippatura dei cani». Non fosse da archiviare nel capitolo degli sprechi in tempi di crisi.


L'ultimo arruolato per la comunicazione web non sposta di una virgola l'ultima giustificazione fornita dall'assessore al Personale Chiara Bisconti sulle assunzioni esterne, è previsto dalla legge, il testo unico degli enti locali, e la giunta arancione è ancora ben sotto i sette milioni di euro spesi nel precedente mandato. Ma la sinistra che si scagliava allora si scagliava contro questo sistema, ovviamente, è rossa di imbarazzo.

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