In balia di spacciatori e clochard. Via Vittor Pisani di sera è ridotta a un dormitorio e di giorno ospita traffici di ogni tipo. Vittime di questo degrado i molti passanti diretti alla stazione, ma soprattutto chi abita e lavora nella via, una delle più importanti di Milano.
E così un condominio, al limite dell'esasperazione, scrive a sindaco, prefetto e questore, e avverte che «in caso di mancato tempestivo e risolutivo intervento valuterà l'opportunità di chiudere l'accesso al portico» per «tutelare l'incolumità dei condomini e preservare il i loro patrimonio». Da tempo, si legge nella lettera firmata da uno studio legale per conto del condominio, «il portico di via Vittor Pisani, fino alla fine di Via Napo Torriani, è costantemente frequentato da clochard e vagabondi che bivaccano senza soluzione di continuità, lordando la pavimentazione con escrementi, vomito, bottiglie e ogni genere di avanzo alimentare». Di recente «la situazione è precipitata». «Oltre ai clochard, il portico è ormai presidiato stabilmente da gruppi organizzati di immigrati dediti, alla luce del sole, allo spaccio di droga e ad atti di violenza». Numerosi condomini o clienti degli studi professionali sono stati ripetutamente «attenzionati» - si legge - da soggetti che «verosimilmente alterati da alcol e sostanze stupefacenti, imprecano all'indirizzo dei passanti molestandoli e costringendoli ad assistere ad atti contrari alla pubblica decenza, esibendo i propri genitali nonché defecando e urinando senza alcun ritegno sotto il portico». Una situazione insostenibile, che di sera «si aggrava ulteriormente diventando teatro di scippi, risse, atti di vandalismo e festini a base di alcol e droga». Ma lo studio legale ha verificato, mappe catastali alla mano, che la proprietà dell'edificio comprende anche il portico, proprio quello teatro degli «atti di violenza e indecenza». Ci sarebbero dunque anche reati contro il patrimonio.
Ed ecco l'ultimatum alle autorità. Un appello urgente che l'assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato sostiene in pieno: «Il sindaco - dice - vuole portare i negozi in zona Centrale, ma è il suo libro dei sogni, evidentemente non sa di cosa parla: basta fare una passeggiata e si vedono serrande abbassate, attività che chiudono. E siamo in via Pisani, mentre in piazza duca d'Aosta l'evidenza la conosciamo tutti. Questa lettera è il segnale che la zona è una caienna. E non sono solo clochard o sbandati. Lo spettacolo è indecente, ormai siamo ai cancelli, alla disperazione, eppure il problema viene trattato dal Comune come se fosse risolto. In realtà le persone oneste, italiani o immigrati, non ce la fanno più».
«Allora - prosegue De Corato - si deve intervenire con controlli seri. Gli agenti ci sono, ma la semplice presenza non basta. Noi avevamo dato ordine di chiedere continuamente i documenti». «E con noi - conclude - con lo stesso dispositivo di uomini che c'è oggi, i reati scesero del 40%».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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