«Sì agli sgomberi, no a sgomberi indiscriminati». Il sindaco Beppe Sala accoglie con prudenza la stretta imposta giorni fa dal Viminale contro le occupazioni abusive. Matteo Salvini ha chiesto ai prefetti di completare «con la massima rapidità» il «censimento» delle occupazioni irregolari, un giro di vite che andrà a colpire centri sociali, edifici abbandonati assediati da extracomunitari, il racket degli alloggi popolari. La circolare dispone «specifici interventi a carico dei Servizi sociali dei Comuni» in caso di situazioni fragili o in presenza di minori «previo accertamento che non ci sia alcuna possibilità di garantire il sostegno attraverso parenti o altre strutture». Sala ieri ha ribadito la linea: «Non siamo contrari agli sgomberi, ne abbiamo eseguiti parecchi nell'ultimo periodo dagli alloggi di via Palmanova e Civitale al centro sociale Lambretta, ma vogliamo esaminare situazione per situazione. Quando ci sono bambini e gente in chiara difficoltà vogliamo capire prima cosa succede. Davanti al bisogno non possiamo girarci dall'altra parte, bisogna decidere caso per caso. Continueremo ad agire nello stile milanese, operativo e senza strumentalizzazioni. Nessuno ci può accusare di atteggiamento collaborazionista, diverso è dialogare con tutti, la politica è fatta anche di ascolto di tutte le istanze». Sui centri sociali riporta il caso Lambretta per dire che il Comune «agisce ma vuole valutare tempi e modalità». Una settimana fa gli assessori Majorino e Rabaiotti si erano seduti al tavolo coi coordinatori del residence sociale «Aldo dice 26x1», un dialogo finito male visto che hanno liberato lo stabile di via Oglio e ne hanno subito ripreso un altro in zona Rogoredo, da lì poi si sono trasferiti all'ex palazzo Alitalia di Sesto San Giovanni, già occupato un paio di anni fa. Il sindaco di Sesto, Roberto Di Stefano, ha chiesto e ottenuto la convocazione urgente del Comitato per l'ordine e la sicurezza in prefettura e ribadirà «che la legalità va ripristinata immediatamente, occupare è un reato e gli abusivi vanno sanzionati. La mancanze sulle politiche abitative del Comune di Milano non possono essere scaricate su Sesto».
Il governatore leghista Attilio Fontana sposa in pieno la direttiva: «Già in campagna elettorale la prima richiesta che mi hanno fatto i residenti perbene delle case Aler è stata quella di ripristinare la legalità. Per loro era più importante ricominciare a vivere tra persone che rispettano la legge che non rimettere a posto la facciata dell'edificio. Vivere in quelle case, nella situazione attuale, è molto pesante». Per l'assessore Pd Majorino invece la circolare è «folle» perchè «non offre soluzioni alternative a enti e istituzioni che già spesso si fanno in quattro per tentare di liberare alloggi occupati senza creare nuovi senzatetto.
Invece di sgomberi di massa il governo ribalti Aler e metta in campo enormi investimenti e nuove regole per recuperare migliaia di case vuote. A volte gli sgomberi sono indispensabili ma quando c'è di mezzo il delinquente, non la mamma coi bambini».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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