Si getta sotto il metrò davanti al padre: le amputano un braccio

IL DRAMMA ALLA STAZIONE DI LORETO Una ragazza di 24 anni tenta di togliersi la vita Il genitore non riesce a fermarla. Traffico in tilt

Si getta sotto il metrò davanti al padre: le amputano un braccio

Una giovane ha tentato il suicidio davanti al padre ieri mattina in città, gettandosi sotto il metrò e nell’urto ha perso un braccio.
È accaduto intorno alle 11.15 nella stazione di interscambio di Loreto, sulla Linea 2, la verde. La ragazza, A.M., di 24 anni, già sofferente per grossi problemi di depressione nonostante la giovane età, improvvisamente si è gettata sulle rotaie all’arrivo del convoglio e il padre non ha potuto che assistere inerme a quel suo scatto improvviso: l’uomo, preso di sorpresa, non ha potuto fare nulla per fermare la figlia e si è limitato a lanciare un grido come gran parte delle persone presenti in quel momento sulla banchina.
In realtà avrebbe potuto finire molto peggio. Secondo quanto precisato dall’Atm, infatti, a salvare la vita della ragazza è stata la pronta reazione del conducente, che ha tirato il freno d’emergenza impedendo che la giovane venisse trascinata per metri. Se il macchinista non fosse stato così «pronto» a frenare la 24enne, quasi sicuramente avrebbe perso la vita.
Sul posto sono accorsi immediatamente il personale del 118 e i vigili del fuoco per disincastrare la ragazza da sotto le ruote. Lei non ha mai perso conoscenza, tuttavia l’urto contro il convoglio in arrivo in stazione è stato talmente forte da procurarle l’amputazione del braccio destro. Trasportata d’urgenza al San Raffaele, A. M. è stata sottoposta a un delicato intervento per riattaccare l’arto e solo le prossime ore ci diranno se i chirurghi sono riusciti nel loro intento.
In ospedale il padre della giovane ha spiegato ai medici che la figlia da tempo soffre di problemi psicologici che la inducono a chiudersi nel silenzio e nella solitudine. La ragazza, secondo il racconto del genitore, sarebbe stata costretta anche a interrompere gli studi universitari proprio per questa ragione. Un motivo che spinge la famiglia a non perderla mai d’occhio anche se, quello di ieri, è stato il primo tentativo di togliersi la vita messo in atto dalla ragazza.
L’uomo, atterrito e in preda a un tumulto di emozioni, è stato soccorso a sua volta dai medici e dal personale dell’ospedale che hanno cercato di confortarlo e di calmarlo. Al San Raffaele è arrivata subito dopo anche sua moglie, mamma della ragazza.
Intanto Atm ha assicurato che non c’è stata nessuna conseguenza per i passeggeri a bordo del treno coinvolto dal tentato suicidio della ragazza, nonostante la frenata del conducente sia stata improvvisa e piuttosto brusca. La circolazione dei treni nella tratta Caiazzo–Lambrate è ripresa gradualmente alle 12.45. Durante il blocco, di circa un'ora e mezza, è stato garantito in superficie il servizio sostitutivo con bus navetta.
Era stata sempre la prontezza di riflessi del macchinista del treno che lo scorso 20 gennaio aveva salvato la vita a un uomo italiano di 41 anni. L’aspirante suicida aveva tentato di farla finita buttandosi sui binari della Linea 3, la gialla. Era accaduto alla fermata di Porta Romana, intorno alle 7.30.
Anche in quel caso il macchinista riuscì con lucidità ad attivare la leva d’emergenza e a frenare miracolosamente in tempo.

Tuttavia il conducente, subito dopo l’episodio, venne stato accompagnato in ospedale in stato di choc per lo spavento. Andò molto meglio all’aspirante suicida. Il 41enne non solo si salvò ma, trasportato al Niguarda, venne dimesso qualche giorno dopo con solo alcune contusioni.

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