Cronaca locale

La sicurezza è a due ruote Ecco la polizia in bicicletta

Dieci agenti saranno in grado di intervenire su aree ampie e in poco tempo Un'idea di successo che il ministero vuole esportare a Roma per il Giubileo

Le «pantere» in bicicletta sono dieci giovani uomini dallo sguardo limpido e pieni di entusiasmo che, pedalando pedalando, sognano di cambiare il mondo. Intanto, come dice la loro dirigente Maria José Falcicchia, che comanda le «Volanti» e quindi l'Upg (Ufficio prevenzione generale), dopo aver provato «cielo, mare e terra (vengono tutti dalle forze armate, ndr ) ora sono sulle due ruote per una spremuta di polizia pura». È stata lei, Falcicchia, a ideare il progetto sperimentale della Polbike.

Per alcuni versi (pochi) un poliziotto di quartiere tout cour che, anche con l'arrivo di Expo, potesse essere impiegato su aree più ampie in minor tempo, con una forte operatività, a costo zero per il Dipartimento di pubblica sicurezza ma anche a impatto zero per l'ambiente. Un pensiero che, anche nel talento innovatore del questore Luigi Savina, ha preso forza e cuore giorno dopo giorno e che adesso è diventato un modello tanto che il ministero dell'Interno, sembra volerlo impiegare in altre questure italiane, in primis a Roma per il Giubileo.

«Quando eravamo ancora nella prima fase progettuale, nell'ottobre scorso, mi è arrivato un elenco di nomi di giovani poliziotti in arrivo a Milano che chiedevano di entrare a far parte di questo gruppo - spiega ancora Falcicchia con fierezza -. Sono tutti volontari e durante il primo colloquio con me hanno espresso voglia di fare squadra, di partecipare a qualcosa di nuovo che avrebbe richiesto tutta la loro volontà, ma anche buon carattere e tanta attenzione, oltre a una propensione a praticare sport». «Prima, per entrare in polizia - aggiunge il funzionario di polizia -, si veniva dalla vita civile e si affrontava il corso agenti. Ora si trascorre un anno nell'esercito, in aeronautica o marina e poi si fa il concorso per la polizia di stato».

Fabio Corbelli, 27 anni, torinese, è stato infatti prima nell'esercito e ha anche passato 6 mesi in Afghanistan; anche Vincenzo Marino, 24enne cosentino, è stato nell'esercito, mentre Damiano Derosa, 24 anni, pugliese di Trinitapoli, ha fatto un'esperienza nell'aeronautica. Per partecipare a quella che Falcicchia chiama scherzosamente «l'onda lunga di sicurezza ed ecologia partita da Milano», prima di entrare in servizio sulla «volante a due ruote», sulla quale campeggia la pantera come su quella a quattro, sfrecciando sul Decumano di Expo anche per scortare il premier Matteo Renzi, quindi in centro e nei parchi cittadini, ma anche in corso Vercelli o in corso Buenos Aires per la Notte Bianca dietro richiesta espressa dei rappresentanti dei commercianti - questi giovani gentilissimi e dall'aspetto impeccabile, hanno fatto mesi di servizio di pattugliamento con le volanti.

Per ultime sono arrivate le biciclette, donate da «Montante cicli» (che costruisce anche le bici del famoso campione di bike trial Vittorio Brumotti), i caschi offerti da Rossignoli di corso Garibaldi e gli occhiali performanti dell'ottica Bergomi. «Ma è il calore dei cittadini che ci gratifica maggiormente - spiegano i ragazzi, senza eccezione -. Ci fermano spesso per dirci che con noi in giro si sentono più sicuri.

Ed è di certo la cosa più bella».

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