Le schermaglie della campagna elettorale una settimana dopo sembrano già lontane. «Abbiamo parlato innanzitutto della volontà comune di avere ottimi rapporti istituzionali - attacca Giuliano Pisapia -. Sui grandi temi che riguardano la Lombardia, Milano e tutti i Comuni l'unità di azione è un vantaggio per i cittadini, ma anche un successo per il sindaco e il governatore. Siamo uniti dalla volontà di dare al Paese il segnale che si può fare buona politica a servizio della collettività, e ognuno lo farà indipendentemente dalle sue posizioni politiche». Roberto Maroni conferma: «Ho garantito a Pisapia, che conosco da tempo e stimo, la leale collaborazione mia e della Regione, nell'interesse comune di risolvere problemi concreti». Stretta di mano. E sembra la foto di un anno fa, quando si parlò dello strano Maroni-Pisapia, nato allora sulla battaglia bipartisan contro Imu ed Equitalia. Poi il sindaco ha smesso i panni istituzionali e vestito quelli da ultrà per Ambrosoli. Gli è andata male. E ieri ha iniziato a ricucire con il neo-governatore leghista, un ora e 15 minuti di incontro nel suo ufficio a Palazzo Marino, Maroni accompagnato dal segretario lumbard Matteo Salvini, Pisapia dal capo di gabinetto Maurizio Baruffi e dal coordinatore per Expo Gianni Confalonieri. Hanno parlato di problemi che le istituzioni possono affrontare insieme, dalle case Aler a lavoro, ambiente, infrastrutture. Dalla prossima settimana avvieranno tavoli tecnici per dare primi segnali concreti, in primis alle aziende in crisi. Ma il tema clou è stato Expo, e il convitato di pietra il commissario straordinario Roberto Formigoni: Pisapia ha già chiesto che l'incarico passi al governatore. Ma i due sono rimasti vaghi, «abbiamo anche parlato del tema del commissario ma non di singoli nomi. Per quanto mi riguarda - ribadisce Pisapia -, ho dato la massima disponibilità affinchè ci siano scelte il più possibile condivise e sono convinto che ci saranno». Confalonieri per il Comune e l'ex vicegovernatore leghista Andrea Gibelli per la Regione hanno l'incarico di scrivere 4-5 richieste da presentare insieme al governo per dare un'accelerata ad Expo. Una, scontata, la deroga al Patto di stabilità per le opere.
Un promozione da un lato, una bocciatura (fortissima) dall'altro: sul tema sicurezza la Lega non perdona. «La collaborazione Maroni-Pisapia per affrontare questioni concrete senza barriere e steccati ideologici è un fatto assolutamente positivo - afferma Salvini -, ma sui temi della legalità e della sicurezza il Comune dorme, e ora la Regione darà una sveglia ai sindaci che dormono». Due priorità: sgombero delle case occupate e interventi urgenti contro i 19 campi rom abusivi, che «insieme all'immigrazione clandestina hanno portato a un netto aumento dei reati». Problemi che vanno risolti e facciamo appello a prefettura, questura e Comune». Ma è la linea tracciata ieri, con toni più soft, dal neo prefetto Camillo Andreana e dal questore Luigi Savina al coordinamento provinciale sulla sicurezza, presenti il sindaco e l'assessore provinciale Stefano Bolognini.
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