Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia, il più giovane fra l'altro. Come è stato l'esordio di questa legislatura?
«Molto positivo. Abbiamo dato un segnale di grande unità e compattezza, con l'elezione del presidente Alessandro Fermi, che è un uomo esperto, capace e di equilibrio».
Ma sono mancati voti alla maggioranza?
«C'è stato più che altro un tentativo da parte di qualche consigliere dell'opposizione, ma l'ultima votazione con 55 voti, ha segnato l'unità nostra e sono anche confluiti consensi in più. Significa che la scelta di Fermi era azzeccata».
Sardone è un caso?
«Le questioni del partito interessano poco i cittadini. Silvia è una risorsa per il partito, lavorerà in squadra».
La Lega ha fatto una forzatura sull'ufficio di presidenza come pensa «Energie per l'Italia»?
«I rapporti con Fontana e con la Lega sono ottimi, c'è una giunta con persone esperte ed efficienti e Fi ben rappresentata. Col nostro gruppo siamo ago della bilancia. Energie è una componente importante e un interlocutore per noi. Ci sarà modo di valorizzarlo».
L'impronta di Forza Italia in Regione?
«Portare avanti il programma di coalizione. Tema cardine il lavoro, implementare la garanzia giovani, che su 100mila under 30 presi in carico vede 90mila inseriti nel mercato. Poi rafforzare il legame fra Milano e area metropolitana. E gli asili, con 16mila famiglie che potranno mandare i bambini al nido gratis. E la riduzione delle liste d'attesa nella sanità».
Forza Italia è in salute? E il coordinamento cambierà secondo lei?
«Ha detto che sono il più giovane, è un segnale chiaro della volontà di rinnovamento.
Abbiamo tanti giovani amministratori locali capaci, una classe dirigente che saprà far fronte alle sfide, a partire dalle amministrative. La Lombardia ha una guida forte, ha tenuto bene il partito tenendo conto di tutti gli equilibri. Il problema per adesso non si pone».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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