Alberto Giannoni
Nuovo simbolo, nuova sede, una decina di nomi nuovi. L'accordo con Corrado Passera porta un gran numero di cambiamenti nella lista civica di Stefano Parisi, che sarà presentata fra oggi (conferenza stampa) e sabato (convention al teatro Franco Parenti).
L'intesa ha provocato un'ondata di reazioni stizzite e polemiche nel centrosinistra, evidentemente preoccupato che la novità possa contribuire a cancellare il presunto vantaggio che il candidato del Pd Beppe Sala poteva ancora vantare nei sondaggi. Ma più ancora dei numeri, è sul piano politico va a incidere l'intesa: «Non so se avverrà la somma dei numeri - dice Gabriele Albertini, capolista della squadra civica - ma ciò che conta, al di là dei numeri, è che questo accordo, che mi fa molto piacere, dà la caratura del leader a Parisi».
La formazione era stata concepita per sostenere anche fuori dal perimetro dei partiti il candidato sindaco. Ora nascerà come sintesi con «Milano unica», il movimento dell'ex ministro delle Attività produttive, che inneverà la lista Parisi mettendo a disposizione idee, uomini e risorse, a partire dalla sede, centralissima, del suo comitato elettorale. Albertini come detto sarà sicuramente capolista, mentre l'altra testa di lista sarà Manfredi Palmeri, già candidato sindaco nel 2011 ed ex presidente del Consiglio comunale.
Anche il simbolo riprodurrà, sul piano grafico, questa fusione. Resta lo slogan «Corro per Milano», scelto da Parisi, ma il logo dovrebbe contenere anche un riferimento a Milano unica, mentre i colori dovrebbero richiamare il giallo di Parisi e l'azzurro di Passera. Piccolo giallo, poi sembra risolto, intorno al nome indicato nel cerchio. Pareva deciso infatti che dovesse essere quello di Albertini, ma lo stesso ex sindaco lascia capire che le cose potrebbero cambiare con l'inserimento del nome Parisi: «È accaduto un fatto che ha rimesso in gioco l'argomento - spiega Albertini - chi va a votare vuol votare la lista del sindaco, perché lo conosce e lo ritiene credibile. L'indicazione del mio nome sulla lista era per me un sacrificio, io ho sempre auspicato che il nome fosse quello di Parisi. La nuova alleanza con Milano unica viene infatti stipulata nel nome del candidato sindaco».
Parisi, Passera e Albertini dovrebbero essere gli unici a prendere la parola oggi. Quanto ai nomi degli altri candidati, si parla dell'innesto di 8-10 uomini di Passera. Dopo Albertini e Palmeri, dunque, dovrebbero esserci (ma in ordine alfabetico) il vicedirettore di Panorama Maurizio Tortorella, la sindacalista Cisl Rosanna Favulli, lo scrittore e giornalista Dario Fertilio, l'imprenditore Fabrizio Battanta, poi Ugo Arrigo, docente alla Bicocca, il generale dei Carabinieri Alberto Bellotti, il consigliere comunale uscente Raffaele Grassi, l'imprenditrice Giovanna Spadoni.
Non ha rovinato la festa la lettera con cui Alessandro Rimassa, presidente del comitato elettorale di Corrado Passera, ha annunciato le sue dimissioni dalla direzione di Italia Unica in polemica con la decisione di appoggiare Parisi: «La
scelta di unirsi alla accozzaglia di centrodestra - attacca - significa riproporre a destra ciò che per tanti anni si è visto a sinistra: stare insieme contro, e non per. Ieri era l'anti-berlusconismo, oggi l'anti-renzismo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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