«Un sindaco concreto: il bisogno di cambiare in città è drammatico»

L'ex premier suona la carica «Il candidato? Serve qualcuno generoso come i milanesi»

Il popolo di Berlusconi c'è. E ha voglia di cambiare. A partire da Milano. Anzi, a partire dalle periferie. Il leader dei moderati e dei liberali italiani è tornato nelle piazze della sua «amata Milano». E ha ritrovato la sua gente, che voleva ascoltarlo. Ma soprattutto sostenerlo e incoraggiarlo. Nel giorno in cui Forza Italia ha messo in campo 33 gazebo sparsi in tutta la città, l'ex premier ha visitato militanti ed elettori di due quartieri storici. Alle 15 è stato a Baggio, all'angolo fra via Forze Armate e via Valdagno. Un'ora dopo in piazza Frattini a Lorenteggio.Quello che ha sentito, è una grande voglia di cambiare. «Noi cerchiamo di avere un sindaco capace di agire concretamente e che si comporti come un milanese: concreto e generoso». Questo l'identikit che l'ex premier ha tracciato del possibile candidato sindaco per il centrodestra in città. Il nome ancora non c'è, ma sicuramente per il centrodestra dovrà essere il contrario dell'attuale sindaco Giuliano Pisapia. «La sinistra - ha spiegato il fondatore di Forza Italia - ovunque ha dato pessima prova con i suoi sindaci, come a Milano, dove non ha fatto nulla di nuovo, anzi ha preso a prestito quello fatto dagli altri prima». A Milano - ha detto - «c'è un bisogno drammatico di cambiamento» soprattutto nelle periferie. E un «problema di sicurezza e di degrado», con la necessità di nuove politiche verso gli immigrati che finora «non sono state efficaci».Degrado e sicurezza sono i problemi più sentiti. Questo hanno captato le antenne del centrodestra nel mare delle periferie milanesi, nelle iniziative di dicembre e nei tavoli schierati giù ieri mattina: «Noi con questo gazebo siamo qui a domandare ai milanesi quali sono le cose che vorrebbero veder realizzate nel loro quartiere - ha spiegato l'ex presidente del Consiglio, che a Milano si è sempre candidato per il Consiglio comunale, raccogliendo decine e decine di migliaia di preferenze -. Abbiamo già raccolto 4mila risposte particolari che saranno elaborate per un programma per i primi 100 giorni di governo». «Al di là di tutte le dichiarazioni buoniste - ha spiegato - ci hanno tolto la sicurezza, ci sono troppi quartieri abbandonati a se stessi. Non siamo sicuri né nelle strade né a casa nostra perché aumentano furti nelle abitazioni e chi viene trovato a rubare non viene trattenuto».La sinistra milanese sembra persa dietro alle primarie di «Sala e dei salotti» (la battuta è di un candidato sindaco del Pd, Pierfrancesco Majorino), e sembra aver mollato il governo di Milano. Nella città si sente voglia di politiche nuove. Di amore per la città, di sicurezza. Il centrodestra deve scegliere, nella rosa che ha già in mano, il nome del candidato che incarni queste aspirazioni. «Dobbiamo concordare con gli altri il nome» ha detto Berlusconi, quindi forse si andrà dopo le primarie delPd.

Forza Italia, intanto, ha dato una prova di forza e compattezza. Schierandosi al fianco del suo leader nella città che l'ha vista nascere e crescere fino al governo del Paese. Ora si riparte da Milano. Anzi, dalle periferie, cuore di Milano. Ma la sfida è la stessa.

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