Qualcuno sintetizza che è solo il primo round. Come al solito, il sindaco «dà un colpo al cerchio e uno alla botte». Tradotto: per tenere insieme una miscellanea che non si amalgama neanche dopo un anno prende una posizione che accontenti qualche assessore ma «da qui al 30 giugno quando si voterà in aula il Bilancio, cederà sugli sconti Imu». Sarà. Senza fare profezie, ma stando allacceso vertice di maggioranza di due sere fa a Palazzo Marino, la linea di Giuliano Pisapia è stata netta: stop al Pd che insiste per abbassare limposta sulla seconda casa. «Limpianto del bilancio è quello che abbiamo approvato e non si tocca» ha avvertito dopo le polemiche sugli aumenti alla spesa e le ipotesi di una giunta «commissariata» dal consiglio. Una settimana fa la capogruppo dei Democratici Carmela Rozza era stata chiara: o gli assessori collaborano e si tagliano il budget per scontare lImu o «lo faremo noi in aula». Ieri Pisapia ha frenato, «con la crisi nazionale e la riduzione dei trasferimenti ai Comuni non possiamo abbassare le tasse ora per ritrovarci tra sei mesi a raddoppiarle nel Bilancio 2013». Una linea sostenuta a toni alti, prima di lui dallassessore alle Attività produttive Franco DAlfonso, protagonista di un battibecco con la Rozza che a metà serata è arrivata a minacciare di lasciare il tavolo. Contro di lei anche un altro Pd, il consigliere Carlo Monguzzi, che sosteneva come il taglio alle spese e alle tasse rischi di diventare una bandierina in mano Pdl. Idem DAlfonso, «i dati presentati nei giorni scorsi erano sbagliati, il Bilancio non si può tagliare ulteriormente o rischieremmo di ridurre i servizi e non vogliamo farlo». Secondo la versione dal dg Corritore e dallassessore al Bilancio Tabacci, nei conti ci sono 139 milioni di spesa incomprimibile e non prevista nel 2011 (aumento del contratto di servizio Atm e Sea, partite di giro, mutui), nel confronto tra nuovo e vecchio preventivo ci sarebbero 33 milioni di minori spese. Si ridurrebbe nella pratica a 106 milioni (invece di 215 come da documento votato in giunta e distribuito la scorsa settimana) laumento della spesa confrontando il preventivo 2012 con il consuntivo 2011. É comunque un flop (confermato) della spending review. La sinistra radicale fa sponda con il sindaco, «bene se si troverà qualche risorsa da ricollocare, ma se i dati sono questi abbassare le tasse vorrebbe dire tagliare servizi e non ci stiamo» afferma Basilio Rizzo. La Rozza dichiara «piena sintonia con la maggioranza», ma insiste per abbassare dello 0,5 (da 1,06% a 0,9-1) lImu a chi affitta la seconda casa, una manovra da 7-8 milioni, altrettanti se ne possono recuperare per offrire contributi alle botteghe. Un contentino se linput resta di non stravolgere il Bilancio.
Allarme a sinistra per i tempi del voto. Impossibile il traguardo del 30 giugno senza un accordo con Pdl e Lega che minacciano ostruzionismo serrato. Lo scontro ieri alla riunione dei capigruppo non fa promettere bene.
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