Il sindaco e Fontana devono giudicare chi ha l'«X-Factor» per gestire i Giochi

Oggi i colloqui per il posto di Ceo. Domani il vertice a Roma

Il sindaco  e Fontana devono giudicare  chi ha l'«X-Factor» per gestire i Giochi

Non avranno poltrone girevoli come i giurati di «X-Factor» ma oggi i sindaci di Milano e Cortina, Beppe Sala e Giampietro Ghedina, il governatore della Lombardia Attilio Fontana (assente quello del Veneto Luca Zaia) e il segretario generale del Coni Carlo Mornati dovranno valutare i tre candidati a gestire le Olimpiadi invernali del 2026. Per il ruolo di Ceo - il «supermanager» dei Giochi - sono in corsa Alberto Baldan, veneto, per dieci anni di Rinascente e dal 2017 di Grandi Stazioni Retail (in pole, è il preferito dal sindaco), Vincenzo Novari, ex ad di 3 Italia, e Tom Mockridge, ex amministratore delegato di Sky Italia e di Virgin Media che secondo indiscrezioni sarebbe in svantaggio perchè, neozelandese con passaporto anche italiano, non parlerebbe «in maniera perfetta» la lingua di casa. E possedere un inglese e italiano fluenti è uno dei requisiti richiesti dal Comitato di indirizzo in cui siedono i soci, ossia istituzioni e Coni. I colloqui si terranno intorno alle 13 nella sede di Spencer Stuart in via Visconti di Modrone. L'affidamento dell'incarico senza bando da parte del Coni alla società di «cacciatori di teste» ha già provocato scintille tra il presidente del Coni Giovanni Malagò, che non parteciperà all'incontro, e il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora.

«I tre candidati si presenteranno e spiegheranno non tanto il loro curriculum - ha sottolineato ieri Sala - ma perchè sono motivati, il percorso che hanno in testa. Trovo che siano tre candidature buone e personalmente non farò una battaglia per un nome. Esaminiamoli, sarà importante averli davanti a noi e sentirli argomentare sul perchè sono motivati a fare una cosa del genere». Un'impresa che sarà remunerata con uno stipendio non superiore ai 500mila euro. E dovranno garantire di essere pronti a dedicarsi ai Giochi per diversi anni (e l'obiettivo ovviamente sarebbe di non trovarsi a caccia di un nuovo Ceo fino al 2026).

Oggi i colloqui, domani al Ministero dello Sport a Roma il vertice decisivo del futuro Ocog (Comitato organizzatore) per la scelta del Ceo. «Saranno due giorni decisivi. Mi auguro che mercoledì (domani, ndr.) prenderemo una decisione sul nome» rimarca Sala, senza ulteriori rinvii è il sottinteso.

E l'incontro servirà a completare definitivamente il confronto sugli elementi che daranno vita al testo della legge olimpica, che il governo ha promesso di approvare entro novembre, e a formalizzare lo statuto del Comitato di indirizzo. E si lavora già nei palazzi all'organizzazione dell'appuntamento ufficiale clou dopo la vittoria, quello del 10 e 11 dicembre, con il presidente del Cio Thomas Bach e una guarnita delegazione.

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