L'argomento marò - due morti, due militari italiani trattenuti in India per tre e quattro anni, un caso diplomatico senza precedenti per il Paese - lo mette «di buon umore». Anche se a fine giornata si è accorto del passo (politicamente) falso e ha rimosso da Facebook i post di insulti contro Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. Lui è Alfredo Simone Negri (nella foto sotto con il premier Matteo Renzi), giovane sindaco del Partito democratico a Cesano Boscone.
Nel giorno del rientro in Italia di Girone, Negri era in vena di battute. «La Fip, federazione italiana pesca, ha diramato un bollettino in cui invita gli associati alla prudenza alla luce del ritorno dei due maró», scriveva sul profilo social in cui compare in foto con la fascia tricolore. Dimostrando scarso rispetto non solo verso i due fucilieri di Marina ma anche verso chi in quella drammatica vicenda ha perso la vita. E chissà cosa ne pensa il Pd. O lo stesso premier Matteo Renzi, il cui governo è stato chiamato a provare a risolvere la delicata questione.
I concittadini di Negri non l'hanno presa troppo bene. Tra i commenti divertiti infatti, c'è chi scrive «Fantastica!», ce ne sono anche molti indignati: «Pessima e di pessimo gusto!», «È una battuta? Non è per niente divertente», «Vergognati», «Ma l'hai scritto sul serio?». Qualcuno ricorda al primo cittadino il ruolo che riveste: «Simone questa potevi risparmiartela, non solo per il tuo ruolo istituzionale che rappresenta tutti i Cesanesi e scrivo tutti... Rispetta anche chi la vede diversamente da te». Ma il sindaco 35enne, molto attivo sul web con un sito dedicato, un blog e diversi profili sui social, non se ne è curato e dopo poco ha aggiunto un'altra freddura: «Bloccato in India Argo, il cane di Girone. È stato scelto come testimonial per i prossimi manifesti di Giorgia Meloni sul referendum costituzionale». Un amico virtuale lo incalza: «Oggi sei sbizzarrito» e il primo cittadino risponde: «I maró mi mettono di buon umore».
Nel tardo pomeriggio Negri deve essersi reso conto della figuraccia e ha rimosso, a distanza di circa un'ora l'uno dall'altro, entrambi i post. Nel curriculum on line il primo cittadino, laureato in Biotecnologie agrarie-vegetali, scrive di essere appassionato di bici e di politica fin da ragazzo. È stato capogruppo del Partito democratico in Consiglio comunale e nel 2014 ha vinto le primarie del centrosinistra ed è diventato sindaco della cittadina alle porte di Milano.
Sul sito che porta il suo nome compare, tra le altre, una foto con Renzi e su Facebook anche lo pseudonimo - citato accanto al nome vero - «Ginés de Pasamonte», personaggio del Don Chisciotte. Su Twitter si definisce «Un pericoloso estremista che spera di lasciare un buon ricordo».
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