Sindaco schierato: «Potrei votare per Renzi, non è di destra»

Sindaco schierato: «Potrei votare  per Renzi, non è di destra»

Già un mese fa Giuliano Pisapia a sorpresa si era sbilanciato. «Matteo Renzi? É l'unico candidato che può portare unità a sinistra allargando il consenso, sempre che si riesca a unire qualcosa che è molto spaccato». E sabato sera durante il programma «In Onda» su La7 ha rotto gli indugi e fatto un vero e proprio endorsement per il sindaco di Firenze come possibile candidato unico della coalizione. «Potrei votare Renzi - ha dichiarato il sindaco - se ha superato, come mi sembra abbia fatto, il concetto della rottamazione cercando invece di arrivare a una sintesi dell'utilità e della ricchezza delle persone che hanno esperienza». Renzi, ha aggiunto Pisapia, «deve prendere una decisione. Mentre la sfida per la segreteria del Pd è una sfida parziale che riguarda il più importante partito del centrosinistra, Non si può porre il problema che il segretario del Pd sia candidato della coalizione. Credo che lui abbia la capacità e la possibilità di fare il candidato dell'intera coalizione, ma questo non può far sì che il candidato della coalizione sia automaticamente segretario Pd». E aggiunge, «non ho mai pensato che fosse troppo di destra. Penso che sulla giustizia lui abbia una visione come quella che ho io, e cioè che non ci deve essere un pregiudizio ma un giudizio. Sul altri temi ci sono differenze forti, ma è il bello di una coalizione unita e unitaria». Tra i renziani a Palazzo Marino c'è Anna Scavuzzo, consigliera della Lista civica x Pisapia che ha collaborato alle scorse primarie del sindaco di Firenze insieme al Pd De Barberis. E chissà che in quell'area non si butti Davide Corritore, si è dimesso da dg del Comune e vuole tornare in politica. Pisapia ha parlato anche della crisi: «Si rischia la sollevazione popolare - ha detto - perchè la gente non ce la fa più.

Quando uno non ha più da mangiare, non ha un tetto, non riesce più a sfamare i propri figli e non ha più la speranza di un posto di lavoro, rischia prima o poi di esplodere. Il governo deve fare delle scelte entro agosto. Basterebbe non compare due F35 e usare i soldi per aiutare i Comuni, il bilancio di Milano sarebbe a posto».

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