La sinistra insiste: «No ai militari in città»

Tre morti e due feriti. Sono i numeri di una strage. Ieri è morto anche il terzo uomo aggredito all'alba di sabato da Mada Kabobo. Ermanno Masini, 64 anni, pensionato di origine modenese, era stato ricoverato al Policlinico e versava in gravi condizioni da subito.
Sull'emergenza sicurezza lo scontro è fortissimo. L'opposizione chiede che tornino nelle strade le pattuglie miste militari-forze dell'ordine. E chiede di ripartire dal patto per la sicurezza. Ma Palazzo Marino non vuole saperne. Non vuole i militari nelle strade dei quartieri a rischio. Neanche nella forma discreta ed efficace che Milano, come altri centri, ha sperimentato dal 2008 al 2011. La sinistra le divise può tollerarle solo a presidio dei posti fissi e non nelle strade. Lo ha confermato ieri il sindaco. «È molto più utile -ha detto - che ci sia chi conosce perfettamente il territorio e abbia un rapporto solidale con i cittadini». Il Comune ha proclamato il lutto cittadino. E per domani è stato fissato un Consiglio comunale straordinario sulla sicurezza. Già al centro di polemiche per la probabile assenza di Pisapia, impegnato in una serie di incontri governativi.

Ieri anche il Pirellone è intervenuto su una vicenda che ha sconvolto l'intera città: «È un fatto di gravità inaudita - ha detto il governatore, Roberto Maroni - mi sono già attivato con il ministero dell'Interno e incontrerò il sindaco».

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