Alberto GiannoniLa Milano normale contro quella dei marziani. Marco Bestetti, coordinatore dei giovani di Forza Italia Milano ed «enfant prodige» azzurro, ha ben chiaro l'obiettivo del 2016: rappresentare la città reale.Bestetti, tema personale: cosa farà? Si candiderà a presidente di Zona? O in Comune?«Io sono a disposizione di Forza Italia. Non devo scegliere io fra zona e Comune. Dove partito e coalizione riterranno io mi spenderò, non mi auto promuovo. Mi dedicherò alla causa nella quale si ritiene che io possa essere più utile».Prima tappa sabato, con i gazebo azzurri a Milano.«Forza Italia sarà in piazza con i gazebo. Io spero davvero che possa partecipare anche il presidente, perché Milano ha bisogno di Berlusconi e Berlusconi ha bisogno di Milano».Molti l'hanno vista in un programma tv, dove ha parlato di politica e non solo. Anche del fenomeno cinematografico del momento, il comico Checco Zalone.«È pungente e ironico e credo che, molto meglio di tanti intellettuali di sinistra, abbia capito e conosca l'Italia. Anzi, dall'inizio alla fine il suo film è uno spernacchiamento dei cliché della sinistra. Poi Zalone porta milioni di italiani al cinema».Non molto diverso da quello che voi dovrete fare voi: portarli alle urne.«È vero (sorride) lui è in sintonia con una parte del Paese alla quale dobbiamo parlare noi. Dobbiamo parlare la stessa lingua degli italiani, l'operazione di rinnovamento lanciata va in questa direzione».Cioè?«Essere sempre più forza che calamita idee e sentimenti della gente. A noi piace essere un partito di massa, la nostra gente è lì che ci aspetta».Cosa fareste per prima cosa, se dipendesse da voi? «In Italia riportare la democrazia. Abbiamo avuto tre premier non eletti in 4 anni. La nostra idea, invece, è che si debba sottoporre ai cittadini un programma e una squadra, farsi votare e, se si vince, rispettare il programma. La prima riforma è il ripristino della democrazia in Italia».E a Milano?«Ancor prima di trovare l'attaccante di razza, lavoriamo sulla squadra, sui nostri punti forti, non tanto sui nomi ma sulle idee. Le priorità per i prossimi 20 anni sono tasse e lavoro, sicurezza e mobilità».Con quale approccio?«In 5 anni di sinistra abbiamo avuto una grandinata di 770 milioni in più di tasse, che hanno depresso la vivacità di Milano. Poi la sinistra ha eliminato le divise dalle strade e noi le vogliamo riportare: poliziotto di quartiere, vigile di quartiere, e militare di quartiere. Infine la mobilità: basta criminalizzare le auto. Rendiamo più convenienti ed efficienti i mezzi pubblici».Gli avversari come li vede? «Marziani calati in città, anche se la governano: scoprono oggi le periferie, il degrado, l'insicurezza. Ma la soluzione a un problema non può essere chi l'ha creato. Alcuni candidati fingono di non essere al governo, Sala cerca di accreditarsi». Propone innovazione.
«Sala avrebbe voluto presentarsi come discontinuo perché Pisapia è una zavorra negativa, ma i suoi principali sostenitori sono la nomenclatura che ha governato per 5 anni Milano. La sola cosa che potrebbero fare ora è dimettersi».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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