"Automobilisti come bancomat". Con la sinistra a Milano +200% di strisce blu

Dall'ultima amministrazione di centrodestra, nel 2011, a Milano i parcheggi a pagamento si sono moltiplicati anche nelle periferie, diventando un salasso per i cittadini

"Automobilisti come bancomat". Con la sinistra a Milano +200% di strisce blu

Chi vive a Milano, ma anche chi è costretto a recarvisi in giornata per altri motivi, sa perfettamente che la città non è fatta per essere vissuta in auto. Le piste ciclabili congestionano il traffico, molte zone sono Ztl e altre sono Area 30, senza considerare gli autovelox. A tutto questo dev'essere aggiunto anche un ulteriore costo per chi arriva a Milano in auto e poi si vuole spostare all'interno della città a bordo dei mezzi. Oggi come oggi, l'esubero di parcheggi a strisce blu, che hanno completamente sostituito quelle bianche quasi in ogni quartiere, dal centro alla periferia, diventa un salasso che gli automobilisti sono costretti ad affrontare, oltre a quello dei ticket per i mezzi, del noleggio delle bici o dei monopattini.

Appare evidente che gli automobilisti, milanesi e non, vengono considerati dal Comune alla stregua di un bancomat, utili solo per fare cassa ma senza avere nessun particolare beneficio. La situazione è degenerata negli ultimi anni, come ha fatto notare Silvia Sardone, consigliere comunale della Lega a Milano. Nei giorni scorsi, l'esponente leghista ha posto un'interrogazione sul tema e la risposta dell'assessore alla Mobilità del Comune di Milano ha confermato quanto sospettato, e verificato, dai milanesi e non: "Dal 2011 (ultimo anno di amministrazione di centrodestra) al 2021, a Milano, i parcheggi a strisce blu sono passati da 35.213 a 106.206: un incremento di oltre il 200% targato sinistra che ha trasformato i milanesi in veri e propri bancomat". Le giustificazioni addotte per questo cambio di rotta sono sempre le solite di stampo ambientalista ma per Silvia Sardone si tratta solo di "una crociata finto-ambientalista contro gli automobilisti".

Snocciolando un po' di numeri, Silvia Sardone evidenzia che "a subire i maggiori aumenti di stalli a pagamento, infatti, sono state la cerchia filoviaria (da 21.625 a 31.284) e quella extra-filoviaria dove addirittura si è passati da 5.408 parcheggi blu a 68.077". Come si evince nella risposta all'interrogazione, il Comune si giustifica parlando dei parcheggi a lunga sosta, ma non è una scusa che regge: "Finché ha amministrato il centrodestra non si faceva cassa sulla pelle dei cittadini, mentre la sinistra tassa senza scrupoli.

In dieci anni hanno reso Milano un'enorme macchia blu senza tra l’altro migliorare la qualità dell’aria, come si evince dalle costanti rilevazioni delle autorità preposte". Tutto questo, per il consigliere comunale, porta a una sola conclusione: "La lotta alle auto è solo un pretesto, l’ennesimo, per spolpare i milanesi".

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