Il centrosinistra si esercita con i soliti tormenti: divisioni e polemiche. La candidatura del renziano Beppe Sala ha creato non pochi dubbi in casa Sel. Il partito un tempo identificata con la leadership di Nichi Vendola oggi si trova a un bivio politico difficile. Sul piano nazionale, archiviati gli anni dell'alleanza con il Pd di Pierluigi Bersani, Sel partecipa al cantiere della sinistra-sinistra. A Milano invece, nonostante Sala, i dirigenti cittadini di Sel sembrano orientati a non rompere il patto che li lega ai democratici, giustificando l'alleanza in funzione anti-destra o anti-leghista. L'ipotesi in campo oggi è la partecipazione a una «lista arancione», ispirata dal sindaco Giuliano Pisapia. Questa ambivalenza fra le scelte nazionali e quelle locali, però, provoca non pochi turbamenti.E Giuliano Pisapia ieri ha mandato un messaggio perentorio: «Sel ha fatto un patto di lealtà per le primarie: le primarie sono state fatte e ha vinto Sala, ora saremo tutti in campo per sostenerlo sapendo che deve continuare un'esperienza di centrosinistra». Ieri però a Roma tutte le anime della sinistra non Pd (Sel compresa) si sono ritrovate per un'assemblea, Cosmpolitica. Gli stati generali dell'ennesima versione della «sinistra arcobaleno» hanno dato una chiara indicazione, riassunta nelle parole di quello che oggi viene visto come il potenziale leader di questa «cosa rossa», Sergio Cofferati: «Penso che le forze politiche che a Milano non sono vincolate dal patto delle primarie, legittimamente, anzi doverosamente, debbano presentare per coerenza una loro lista e candidato» ha detto l'ex sindaco di Bologna, che col Pd ha rotto in Liguria prima delle Regionali, contribuendo poi alla sua sconfitta.«Ci consulteremo certamente con Sel nazionale ma a Milano decidiamo noi, non Cofferati» ha detto alla Repubblica il capogruppo di Sel in Comune, Mirko Mazzali, in predicato di entrare nella lista arancione. E il vertice nazionale di Sel sembra orientato a concedere questo ok alla lista arancione.
«Noi qui stiamo lavorando a un partito che abbia l'obiettivo di presentarsi autonomo alle prossime elezioni politiche, ma le amministrative le affrontiamo per quello che sono, come un appuntamento che arriva tra pochi mesi, in una fase in cui Sinistra italiana come partito non esiste ancora», ha chiarito il coordinatore di Sel Nicola Fratoianni.AlGiaLa sinistra prepara l'anti-Sala
E Pisapia precetta Sel: «Rispetti i patti»
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