Smog, l'Arena va a metano Nuove caldaie in 38 scuole

Un milione di euro che escono direttamente dalle tasche di Expo serviranno per sostituire le vecchie caldaie dell'Arena, degli uffici del settore educazione di via Porpora, del consiglio di zona 3 di via Sansovino e delle scuole di via Ciriè e di via Stilicone. Entro metà ottobre i cinque edifici avranno impianti nuovi di zecca, alimentati a metano. E saranno ridotte - in qualche caso anche dimezzate - le tonnellate di anidride carbonica nell'aria della città. Expo 2015 S.p.A, infatti in collaborazione con il Comune, «sostiene una serie di interventi che renderanno energeticamente più efficienti gli impianti termici di alcune strutture comunali della città e permetteranno all'Esposizione Universale di essere un evento con attenzione ai temi della sostenibilità», come spiegano in una nota. Il programma cosiddetto «di compensazione delle emissioni di CO2» è cominciato da qui, ma è solo l'inizio. Nei prossimi giorni verrà fatto un bando che aggiungerà alla lista degli interventi per la sostituzione delle caldaie, altre 38 scuole milanesi, scelte in base alle maggiori criticità. «La sostituzione delle caldaie a gasolio con impianti a condensazione più ecologici alimentati a metano in 5 edifici comunali è uno dei tanti progetti concreti che il Comune di Milano sta portando avanti con Expo 2015 che vanno a vantaggio di tutti i cittadini e rendono Milano sempre più in sintonia con i temi dell'esposizione universale», hanno commentato l'assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza e l'assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran. «Grazie a Expo, infatti - hanno detto - puntiamo a realizzare un miglioramento delle condizioni ambientali e della qualità della vita dei milanesi». Expo scende dalle parole ai fatti. Fa passi concreti nella vita dei cittadini e parte proprio dalle scuole. In base agli studi fatti con Amat (l'agenzia che si occupa di ambiente per il Comune) i cinque stabili comunali su cui Expo ha deciso di intervenire sono stati ritenuti quelli prioritari. «L'introduzione di impianti di nuova concezione e tecnologicamente avanzati sono riconosciuti a livello europeo per il loro grado di efficienza e consentono all'amministrazione e alla città di Milano di porsi in linea con gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni», spiega ancora la società.
Gli interventi, iniziati nell'estate scorsa, verranno conclusi per l'inizio della stagione invernale a metà ottobre. Le conseguenze sulla qualità dell'aria sono state quantificate. Ad esempio i lavori all'Arena porteranno a una diminuzione dell'anidride carbonica del 30 per cento che diventa il 40 per cento in via Porpora. In totale saranno abbattute 269 tonnellate di inquinanti delle 784 attualmente prodotte.
Un altro passo avanti nella lotta all'inquinamento. Intanto da martedì prossimo riprendono le limitazioni al traffico disposte dalla Regione Lombardia. È infatti vietata la circolazione dei mezzi più inquinanti, nel periodo dal 15 ottobre al 15 aprile di ogni anno. Il fermo è in vigore dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30.

Non possono quindi circolare gli autoveicoli Euro 0 benzina e Euro 0, 1 e 2 diesel. Ma a Milano già da quest'inverno potrebbe partire il divieto di circolazione anche per i diesel euro 3, programmato dalla regione invece a partire dal prossimo anno.

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