Lo smog supera già i limiti: termosifoni giù per respirare

Mercoledì potrebbe scattare il blocco degli Euro 3 Mezzi gratis per chi accompagna i bimbi a scuola

(...) L'area dove le micropolveri sono più presenti è quella circoscritta tra Brescia, Monza, Milano, ma anche Torino, che nel 2013 oltrepassano il limite fissato a livello Ue di una concentrazione media annua di 25 microgrammi per metro cubo. E'la solita storia. E' così ogni inverno. E se le polveri non scendono (e non scenderanno) dal 9 dicembre scatterà il blocco dei veicoli euro 3 senza il fap, il filtro antiparticolato, che però servirà poco e nulla. Scatterà un piano d'emergenza del Comune di Milano che da mercoledì a venerdì permetterà a nonni e baby sitter di usare i mezzi pubblici gratis per accompagnare a scuola i bambini fino a 10 anni compiuti e si potranno fare abbonamenti giornalieri gratuiti per il BikeMi. Scatterà anche l'obbligo per tutti di abbassare di 1 grado centigrado riscaldamenti, da 20° a 19° e la riduzione di due ore (da 14 a 12) della durata di accensione degli impianti. Viene chiesto infine agli esercizi commerciali di non fare uso di dispositivi che per favorire l'ingresso dei clienti, consentono di tenere aperte le porte dei negozi. Bisognerebbe controllare che tutti lo facessero ma è chiaro che se non è impossibile è quantomeno improbabile che si faccia. E allora dall'Anci, al Codacons, ai movimenti verdi ed ecologisti si chiede che le amministrazioni facciano di più. Le misure antismog così pensate non bastano. Nono sono più sufficienti. «Serve un'azione più incisiva- attaccano Edoardo Croci e Marco Cappato, presidente e Segretario di Milanosimuove- Non è pensabile che il Piano per la mobilità sostenibile del Comune rinvii al prossimo decennio l'allargamento di Area C e la linea M6 della metropolitana. Per questo oltre alla realizzazione di quanto previsto dai 5 referendum approvati nel 2011, ci prepariamo raccogliere le firme per 4 nuovi referendum, questa volta vincolanti». Ciò a venire. Da subito bisognerebbe puntare più sui controlli. «I divieti esistono ma i controlli sono pochissimi e andrebbero intensificati- spiega Carlo Monguzzi (Pd), presidente Commissione Ambiente a palazzo Marino- E poi ci sono ancora 3mila impianti di riscaldamento che bruciano gasolio inquinando a Milano più di tutti gli altri messi assieme. Servono interventi di efficienza energetica negli edifici, alberi e un piano di raffrescamento estivo che superi i condizionatori».

«Lo smog c'era prima e c'è adesso, a dimostrazione che AreaC non è servita a niente se non a riempire le casse del Comune coi risparmi dei milanesi- polemizza il vice-presidente del Consiglio comunale Riccardo De Corato- Ma l'inquinamento non era colpa della Moratti? Oggi Pisapia annuncia le misure da prendere per arginare il problem che, evidentemente, c'è ancora. Né AreaC è servita a diminuire il traffico, che è calato solo per colpa della crisi...»Antonio Ruzzo

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