Il sindaco premette subito che «un allargamento della maggioranza ai 5 Stelle a Milano è difficile, non manca nemmeno tanto alla fine del mandato, togliendo il cosiddetto semestre bianco e le elezioni rimane meno di un anno e mezzo». La maggioranza che governa a Palazzo Marino resterà tale e quale, almeno nelle intenzioni, anche se Pd e M5s governeranno insieme il Paese. «Mi sentirei di escludere ripercussioni in Comune» ribadisce. Mentre non esclude affatto che i rapporti possano diventare più collaborativi, maggioranza e grillini potrebbero trovarsi su «alcune battaglie comuni, ci sono elementi di convergenza chiari su alcuni modi di vedere la società, soprattutto sulla questione ambientalista». Al momento «ho solo scambiato dei messaggi al cellulare con il capogruppo M5s Gianluca Corrado, ripromettendo di vederci appena possibile. Il governo è ancora in formazione, aspettiamo un attimo». E la consigliera regionale della Lega Silvia Scurati punge il sindaco: «Dalla richiesta di dimissioni (di Corrado al sindaco dopo la sentenza sull'appalto Expo, ndr.) agli accordi sottobanco tra Pd e M5S, siamo al solito teatrino dei finti avversari».
Al Conte bis Sala ha contestato le poche donne in squadra (solo sette ministeri su ventuno) e «avrei voluto più nord» ha puntualizzato ieri, ma «sospendo il giudizio perchè aspetta di capire i nomi dei sottosegretari, che poi spesso sono quelli che mandano avanti le cose». Da Milano «marcherò stretta sopratutto la ministra ai Trasporti Paola De Micheli, perchè c'è bisogno di un grande piano di infrastrutture anche per far contrastare l'emergenza ambientale». Il sindaco osserva anche i movimenti nel centrodestra, a livello locale si è già scatenato da giorni un movimento in vista delle Comunali 2021, tra richieste di tavoli politici che ricompattino il centrodestra e proposte di primarie per la scelta dell'anti Sala (o chi sarà, visto che scioglierà la riserva sul bis solo tra un anno».
«Non voglio neanche minimamente essere ironico su quello che faranno e sulle loro possibilità - ammette -, Nella storia degli ultimi decenni Milano è sempre stata a cavallo tra destra e sinistra quindi lontano da me presupporre che il mio consenso del momento porterà a una rielezione facile, qualora decidessi di ricandidarmi sarà battaglia comunque. Credo facciano bene a cercare un momento di unita, chissà che anche il centrodestra non faccia per la prima volta le primarie visto che le anime in questo momento sono abbastanza diverse tra loro».ChiCa
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