Cronaca locale

"Sono 9 anni che aspettiamo". I ritardi del quartiere fantasma

Fallimenti ritardi e mancanza di fondi, il quartiere Adriano aspetta da anni i tanti progetti promessi. Una petizione oggi prova a mobilitare i cittadini

"Sono 9 anni che aspettiamo". I ritardi del quartiere fantasma

Lo scheletro della casa di riposo per anziani, una schiera di villette incompiute dove per anni hanno vissuto senza tetto, abusivi e tossici, un chilometro di tratto tramviario che dovrebbe collegare Precotto al quartiere e una scuola media che i residenti aspettano dal 1970.

Siamo a Milano, nel quartiere Adriano, un zona periferica al confine con Sesto San Giovanni, un'area con grandissime possibilità di crescita edilizia, ma in cui i molti progetti promessi non sono mai stati avviati, a causa di fallimenti ritardi e mancanza di fondi. (Guarda il video)

Venduta ai residenti come una zona che sarebbe diventata moderna, piena di spazi verdi e centri sportivi e con molte opportunità per i bambini, l'area non si è mai del tutto sviluppata e nonostante i progressi fatti negli anni, le carcasse dei progetti abbandonati si ergono a simbolo dell’abbandono delle periferie da parte delle amministrazioni comunali.

"La parte nuova del quartiere nasce intorno al 2010, ma a distanza di anni sono ancora tantissime le aree da completare e i servizi che mancano", racconta Giulio Mondolfo, amministratore della pagina Facebook “Quartiere Adriano –The Page".

La crisi del mercato immobiliare, che ha fatto fallire uno dei due operatori privati coinvolti nelle opere di riqualificazione, e la negligenza delle istituzioni, hanno così portato ad un rallentamento nel completamento urbanistico dell’area, dando la sensazione, in alcune zone, di trovarsi in una città fantasma.

Mancano ancora la metrotranvia 7, la bonifica e la costruzione della scuola media, la realizzazione del secondo lotto del parco, la nuova piscina pubblica, la ex R.S.A, le villette di via Mulas. I progetti da realizzare sono tantissimi ma le date di scadenza che circolano su un nuovo volantino distribuito negli ultimi giorni dal Comune sembrano un po' troppo speranzose.

Impossibile da non notare, lo scheletro della ex RSA, la residenza assistenziali per anziani, che si affaccia sulla via Adriano. Un'impalcatura di cemento e lamiera che per anni è stata dormitorio di senzatetto e disperati, dove, al suo interno nel 2016 una ragazza di 25 anni è stata picchiata e violentata da un uomo di origine marocchina.
Dall'anno scorso i lavori di riqualificazione sono ripartiti e dovrebbero trasformare la struttura in un centro polivalente, comprensivo di spazi di social housing, aree verdi e auditorium, entro il 2019. Ma al momento, dal fuori, se non i pochi operai che si vedono al lavoro, non sembra che nulla sia cambiato.

E a peggiorare la situazione, l'anno scorso è arrivato anche il decreto gialloverde cosiddetto "milleproroghe" con cui sono stati bloccati i fondi destinati alle periferie. (Ora nuovamente sbloccati). 18 milioni che però, poi si è scoperto che, dal 2016 fino all'anno scorso, ancora non erano stati spesi dall’amministrazione comunale.

"Ora che questi fondi sono stati di nuovo sbloccati, il comune dovrebbe firmare una nuova convezione con il governo - prosegue Giulio Mondolfo - ma solo dal cronoprogramma si capirà se i lavori procederanno nei tempi previsti o se si andrà ancora avanti con le scadenze".

A pochi metri dalla R.S.A si trovano poi le villette di via Mulas/Tognazzi che, abbandonate così incomplete dopo il fallimento del costruttore, sono state per anni anche loro covo di tossici e abusivi.Oggi queste case hanno trovato un acquirente ed è in corso l'atto di assegnazione, ma anche se sono state ripulite da sbandati e drogati, la situazione per ora è rimasta la stessa.

E poi c'è il tratto di strada sul quale dovrebbe passare il prolungamento della metrotranvia 7, un chilometro di strada che dovrebbe collegare Precotto al quartiere Adriano e che i cittadini aspettano già dalla fine degli anni '90.
L’avvio della gara doveva essere entro marzo 2019 e la fine dei lavori entro giugno 2021, ma ancora dal comune non si sa niente.

Ciò che serve di più al quartiere, però, è la scuola media, che doveva nascere su un'area che adesso è diventata una zona esercitativa per i vigili del fuoco, dopo che si è scoperto esserci dell'amianto nella struttura.
"Prevendono di iniziare i lavori ad aprile 2020 e finirli per l'anno scolastico 2021/22 - dichiara Giulio Mondolfo - ma meno di un anno e mezzo per completare la scuola sembra anche qui impossibile come previsione".

"Gli abitanti del quartiere sembrano aver perso ogni speranza - racconta Matteo Grieco, coamministratore della pagina Facebook "Quartiere Adriano-The Page" - Ed è per questo che abbiamo lanciato una petizione per risvegliare questa voglia che negli ultimi anni sembra si stia spegnendo".

La petizione, che oggi ha quasi 450 sostenitori, è un'esplicita richiesta al sindaco Sala per far sì che vengano rispettate le scadenze delle tante opere che ancora mancano e che i cittadini aspettano con pazienza da ormai troppi anni.

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