Sorpresa tra i cinefili: è «risorto» Blockbuster

Sorpresa tra i cinefili:  è «risorto» Blockbuster

Effetto déjà vu. Basta percorrere viale Papiniano per viverlo. Percorrendo la strada all'altezza di San Vittore si scorgono delle vetrine con un'insegna gialla e blu. Sembra proprio Blockbuster...«ma non aveva chiuso?». Eccolo di nuovo lì a pochi passi da dov'era. Varcando la soglia gialla e blu l'effetto déjà vu è garantito: le custodie dei dvd alle pareti, i giochi e consolle a noleggio e gli immancabili frigoriferi con le pizze congelate, i gelati Häagen-Dazs, le caramelle e i biscotti. Ogni cosa è al suo posto, come se non fossero passati oltre due anni.
Cinefili, inguaribili pigri, amanti dell'home theatre, nerd e delusi del download, sempre più difficile, se non quasi impossibile ormai. Blockbuster ha riaperto in città in viale Papiniano 8. Il negozio ha aperto i battenti sabato scorso, anche se l'inaugurazione ufficiale sarà il 25 aprile. Ospite: Peppa Pig e la sua tribù. Che senso ha riaprire un negozio di video e giochi a noleggio, quando i film si possono acquistare in rete o scaricare, anche se illegalmente? Prendere film in rete è diventata un'impresa quasi impossibile. Un dato: «il negozio di Papiniano, negli ultimi tre anni, era quello con il più alto fatturato mondiale della catena americana» spiega Christian Bollati, responsabile commerciale della cooperativa Il Village. Un paio di anni fa la catena è fallita negli Usa, trascinando nel vortice anche l'Italia. In 24 ore Blockbuster ha dato l'annuncio e ha chiuso tutti gli store: 150 negozi in Italia di cui 30 in franchising e 120 di proprietà. Il resto è più o meno noto. La catena Essere e Benessere ha messo gli occhi su una settantina di punti vendita in location interessanti ed è subentrata al contratto di affitto. Lo stesso scenario a Milano: 8 punti vendita il cui contratto di locazione è passato alla catena di parafarmacie. Un gruppetto di imprenditori, che aveva in franchising i negozi, ha deciso di far risorgere la catena: ecco dunque Blockbuster village. «Abbiamo fondato una cooperativa ma siamo titolari del marchio fino al 2018 - spiega Bollati - finalmente siamo riusciti ad aprire anche a Milano, ma è stata molto dura, e abbiamo in programma altri tre punti vendita nei prossimi due anni. Il problema è che gli affitti sono molto cari, stiamo comunque cercando le altre sedi». Ma perché aprire un video noleggio, si chiedono tutti...«Il mercato funziona: solo a Lissone, per esempio, abbiamo 5mila clienti su 40mila abitanti.

Diversi i motivi per affittare un film: i film in Blue ray, che offrono una qualità non paragonabile, l'analfabetismo digitale, anche se il 35% dei nostri clienti è sotto i trent'anni e i giochi: la metà del nostro fatturato è dato dall'affitto o vendita di giochi e consolle». Infine il sapore del rito del sabato sera... pizza e film sul divano.

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