Rivendicano il diritto di camminare sui marciapiedi in sicurezza e tranquillità. «Senza rischiare di venire investiti ogni giorno. E dire che i marciapiede dovrebbero essere gli spazi riservati ai pedoni, a maggior ragione se disabili o fragili». Ma in città sembra che non sia più così. «Le biciclette sfrecciano come se fossero al velodromo Vigorelli, senza nemmeno degnarsi di suonare il campanello per avvertire. Come se quello spazio fosse tutto per loro. Gli anziani? I disabili? Le persone più fragili? È giusto che rischino?» si chiede una residente in zona 5 che ha una sorella disabile. «Ho scritto all'assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran perché sono molto preoccupata per mia sorella, che ha gravi problemi di deambulazione e un ritardo: ogni giorno temo che la investano». «Secondo regolamento, i ciclisti sono autorizzati a percorrere i marciapiedi? - il testo della missiva - Esistono disposizioni che impongono ai ciclisti obbligatoriamente prudenza, oltre al normale buon senso? Chi è tenuto a verificare il comportamento dei ciclisti ed eventualmente a sanzionarlo?». I ciclisti, che sono i primi a rivendicare il diritto alla propria sicurezza, per non rischiare la vita hanno abbandonato la strada passando al marciapiede sembrano ignorare i più deboli.
«Capisco che non siamo ad Amsterdam e a Berlino, però ci vuole anche un po' di rispetto - ribadisce la residente - mi sono rivolta anche al comando di zona dei vigili per segnalare il problema e mi è stato risposto che non ci sono le piste ciclabili». Cosa mi aspetto dall'amministrazione? «Che prenda provvedimenti a tutela dei più deboli».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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