Spaccio e alloggi occupati Sala e Fontana fanno asse

Più uomini e presidi continui al boschetto di Rogoredo Il governatore: torniamo a investire su contrasto droga

Spaccio e alloggi occupati Sala e Fontana fanno asse

"Dobbiamo recuperare territorio". Che, detto in altri termini, significa togliere terreno ai pusher che hanno trasformato il "boschetto della droga" a Rogoredp in una maxi piazza dello spaccio. È l'obiettivo comune a sindaco, governatore e prefetto che ieri in Palazzo Diotti si sono riuniti intorno al tavolo per un'ora. Tentare di risanare quell'area della città che - sottolineano in un comunicato congiunto e a parole che - sottolineano in un comunicato congiunto e a parole - "è anche altro, essendo un quartiere con grandi sviluppi urbanistici e sede del nuovo palazzetto dello sport che sarà il Palaolimpico se ospiteremo i Giochi del 2026". Per ora però Rogoredo è sinonimo di droga e nei giorni scorsi il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha garantito che metterà a disposizioni uomini e mezzi per liberare il boschetto. E il prefetto Renato Saccone conferma, «avremo più forze dell'ordine a disposizione, sono già in corso operazioni e le incrementeremo, ci sarà un'attenzione particolare anche per la stazione Rogoredo, ma sempre nell'idea di fondo di recuperare territorio quindi non blitz occasionali ma continuità della presenza e della visibilità». Verrà attivato a breve un tavolo tra prefettura, Comune e Regione con il doppio obiettivo di risanare il boschetto e operare sul tema della tossicodipendenza «che sta assumendo dimensioni allarmanti». E il governatore Attilio Fontana ammette che il caso Rogoredo «ha rimesso l'attenzione sul grave problema della droga che si sta diffondendo in maniera imprevedibile fino a qualche mese fa, dobbiamo riporre la prevenzione del consumo al centro delle politiche, negli ultimi anni c'è stata disattenzione, si pensava che il problema fosse definitivamente limitato e invece purtroppo i costi estremamente bassi e la disattenzione delle istituzioni hanno ricreato il fenomeno in maniera drammatica». La battaglia al mercato di Rogoredo dunque diventa anche simbolica, «è un segnale che vogliamo lanciare ed è una battaglia che dobbiamo combattere tutti insieme». E l'asse bipartisan Comune-Regione ha i presupposti per reggere bene. Il sindaco rimarca che «qui manca Salvini ma il prefetto è in contatto con lui e c'è la disponibilità di avere più uomini».

Dallo spaccio alla linea (più) dura contro gli abusivi nelle case Aler e Mm. E un'accelerata al progetto di demolizione e recupero del quartiere Giambellino-Lorenteggio su cui Comune e Regione hanno messo 90 milioni ma «ci sono ritardi - ammette Sala -, ora faremo un nuovo cronoprogramma e lo firmeremo io e Fontana, dobbiamo metterci la faccia». Sul capitolo Erp il Pirellone si impegna a rinforzare il recupero degli alloggi sfitti e rendere trasparente il numero delle nuove assegnazioni. Anche Aler potrebbe introdurre il «contacase» on line lanciato qualche mese fa dal Comune per gli alloggi Mm: tiene il conto degli appartamenti sfitti che vengono riassegnati «ed è importante andare ogni tanto personalmente a consegnare le chiavi» suggerisce Sala a Fontana. Il prefetto riferisce che si è condivisa «la necessità di ridare centralità al portierato e alla cura degli spazi comuni».

Anche qui non si fissano date di maxi sgomberi nelle realtà più critiche come via Gola o via Bolla ma viene ribadito da Fontana che l'impegno condiviso è di «eliminare l'illegalità e creare immobili degni di questo nome». L'assessore alla Casa Stefano Bolognini ricorda che «entro il 2019 la Regione ristrutturerà 3mila appartamenti a Milano che finalmente potranno essere riassegnati».

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