Spaccio, nomadi, occupazioni Un dossier sulle case popolari

I residenti del quartiere hanno raccolto una mappa del degrado Il materiale sarà consegnato al prefetto: «Qui siamo dimenticati»

Spaccio, nomadi, occupazioni Un dossier sulle case popolari

Una mappatura del degrado quartiere per quartiere, strada per strada, civico per civico: qui si spaccia, lì si occupa, più avanti c'è un campo nomadi. Un lavoro certosino fatto da consiglieri di zona e comitati di cittadini, come quello di San Siro appena nato. Il materiale, raccolto dal coordinatore cittadino di Ncd Nicolò Mardegan, sarà poi girato al prefetto di volta in volta. «Il primo dossier, già consegnato, ha riguardato San Siro, indicazioni che Francesco Paolo Tronca ha già girato alle forze dell'ordine. Ma stiamo già lavorando ai prossimi, che saranno pronti nelle prossime due settimane».

Le «cahiers de doléances» erano i «quaderni delle lamentele» che il Terzo Stato presentò al sovrano nel corso degli Stati Generali convocati in Francia nel 1789. Senza arrivare a tali livelli, anche perché Parigi aveva Luigi XVI, Milano Giuliano Pisapia, Mardegan intende comunque non limitarsi alla «cornice» dei problemi generali che assillano la città, ma scendere nel dettaglio spicciolo. «Usando come osservatori sia i 30 consiglieri di zona del Nuovo centro destra, sia i tanti comitati che stanno sorgendo nei diversi quartieri in mano al degrado. Zone ormai dimenticate da Dio, ma soprattutto dalla Giunta».

Ecco dunque il primo «cahiers» presentato nei giorni scorsi al Prefetto, con tante conferme ma anche parecchie novità a cominciare dall'assalto dei nomadi alle case popolari di via Albertinelli 5 e 7, dove la loro presenza ha ormai toccato il 25 per cento. A due passi importanti piazze di spaccio come via Marata 3, forse la più importante di San Siro, l'angolo tra piazza Selinunte e via Areusa e Piazza Monte Falterona 1 e 3. Piazza Falterona si segnala anche per forte presenza di abusivi negli alloggi popolari, padroni ormai di una quota tra il 20 e il 30 per cento del totale. Ma del resto abusivismo e spaccio vanno spesso «a braccetto» come in via Zoagli 1, via Cittadini 1. La presenza di abusivi è forte poi anche in via Aretusa 1, almeno il 20 per cento, via Gigante 1, 2, 3 e 4, 35 per cento, mentre in via Tracia 2 e 4 gli occupanti, in gran parte rom, superano ormai i regolari assegnatari. Ci sono poi intere via come Bolla, Preneste e Paravia completamente in mano al racket, dominato soprattutto da rom, magrebini ed egiziani.

Una deriva senza fine anche perché quando i custodi segnalano all'Aler l'arrivo di nuovi «inquilini», spesso gli ispettori hanno paura ad andare a fare le verifiche perché puntualmente minacciati e malmenati. Quando non trovano i centri sociali che offrono il loro petto a protezione degli abusivi, diventando così inconsapevoli e sciocchi «servi» del racket. In questo contesto abbandono di rifiuti per strada, furti nelle abitazioni, rapine in strada e prostituzione sono ormai diventati la ordinaria quotidianità per i residenti, quasi tutti appartenenti ai ceti più popolari.

«Il Prefetto ha accolto il nostro dossier con grande attenzione e ci ha promesso

interventi urgenti - ribadisce Nicolò Mardegan - Non ci fermiamo a San Siro ovviamente, stiamo infatti lavorando per raccogliere materiale su Quarto Oggiaro e Chinatown, che saranno oggetto dei prossimi incontri in prefettura».

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