Spari e botte per rubare tre computerViale Umbria

Per realizzare un magro bottino di tre personal computer, non hanno esitato prima a colpire con il calcio della pistola una ragazzina di 14 anni e poi sparare un colpo. Anche se dai successivi rilievi, gli investigatori hanno appurato che si trattava di una scacciacani.
I rapinatori, due stranieri, hanno preso d'assalto l'altra notte attorno all'1.30 un centro massaggi cinese di viale Umbria. Dentro hanno trovato la titolare dell'esercizio, 38 anni, che ha tentato di opporsi alla rapina, nel è nata una breve colluttazione, con la donna che tentava di spingere fuori dall'appartamento i due aggressori. A quel punto, disposti a tutto pur di non perdere il bottino, i banditi per scoraggiare ogni ulteriore reazione hanno picchiato l'adolescente colpendola in testa con il calcio dell'arma. Mentre la ragazzina iniziava a perdere sangue, hanno anche esploso un colpo di pistola in aria. Temendo ulteriori violenze, la cinese si è messa in un angolo abbracciando la figlia, lasciando campo libero ai malviventi. I due hanno preso tre pc e sono fuggiti.
La vittima ha chiamato i soccorsi e un'ambulanza ha portato le due donne al Policlinico per accertamenti.

Le verifiche effettuate dalla polizia hanno potuto poi accertare che la pistola usata era una innocua riproduzione e il colpo sparato era a salve. Sufficiente tuttavia a raggiungere lo scopo di terrorizzare le due vittime.

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