Dario Violi, 5Stelle, soddisfatto del risultato o si aspettava qualcosa di più sull'onda del successo nazionale?
«Assolutamente soddisfatto. Per noi la Lombardia è un territorio difficile, con la Lega che ha fatto questi numeri. Ma partivamo dal 13,5 e siamo saliti al 17,8 con 13 consiglieri».
Offre collaborazione a Fontana sulle partecipate...
«Quando l'ho chiamato per dirgli in bocca al lupo, gli ho detto che vigileremo sulle partecipate e sulle nomine ma senza sconti, come con Maroni».
Che cosa chiedete sulle nomine?
«Un processo di selezione della classe dirigente più trasparente, valutando il curriculum e non le tessere».
Continuerete a spingere sull'autonomia?
«Sono stato io a proporre il referendum nel 2014 e ne ho parlato con Luigi Di Maio più volte negli anni, l'ultima volta la scorsa estate quando è stato mio ospite a Bergamo. Sono disponibile ad aprire la trattativa per un'autonomia seria e non di facciata».
Quali sono le materie sulle quali puntate?
«Infrastrutture, previdenza complementare, sanità, istruzione e la piena autonomia sul governo del territorio. In tutto ne abbiamo individuato dodici su ventitré. Non ci bastano 5 materie tra le quali manca il coordinamento della finanza pubblica, la prima materia di cui trattare con il governo».
E le proposte sulla sanità?
«Maggiore autonomia significa superare il turn
over per gli operatori sanitari, medici e infermieri, e avere la gestione diretta del personale. In questi anni hanno assunto in cooperativa: è peggiorato il servizio e non si è risparmiato un euro. Questa è una roba folle».
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