Qualcuno tirerà in ballo l'effetto emulazione, altri spreferiranno affermazioni del tipo: «alla stupidità non c'è mai limite» o simili. Restano lo spavento nell'immediato e l'ansia che possa accadere ancora, sempre in luoghi pubblici e, soprattutto, all'improvviso. Rimane il fatto che, per tre giorni di seguito, in altrettanti episodi differenti, ben diciotto persone sono incorse nei fastidiosissimi effetti dell'ormai famigerato spray al peperoncino. Ieri l'ultimo episodio (ma solo in ordine temporale, anche se ci si augura che la catena di eventi s'interrompa al più presto), quando la bomboletta al peperoncino è stata spruzzata in metrò ai tornelli della fermata «Cimiano» della linea due della metropolitana (la verde). È accaduto alle 14.45, quando un gruppo di persone che passavano di lì in quel momento hanno cominciato ad avvertire i classici fastidi agli occhi e alle vie respiratorie. Atm ha subito allertato il 118 e la polizia. I soccorritori, giunti sul posto con un'ambulanza a e un'automedica, hanno visitato dieci persone: due uomini di 55 e 56 anni, una donna di 33, quattro bambini - un maschio di tre anni e tre femmine di uno, 7 e 11 anni -, oltre a una 13enne, una 14enne e un 15enne. Per nessuno di loro è stato necessario il trasporto in ospedale, ma proprio per permettere ai soccorritori di lavorare, la fermata di Cimiano è rimasta chiusa fino alle 15.25. Ora la parola passa alla polizia che sta cercando di risalire al responsabile del gesto, ricorrendo anche ai filmati delle telecamere di sorveglianza all'interno del metrò.
Solo il giorno prima, giovedì, intorno a mezzogiorno un'altra intossicazione da spray al peperoncino, ma stavolta all'interno di una scuola superiore, l'istituto «Luigi Galvani» di via Francesco Gatti, in zona Niguarda. Cinque studenti (tutti maschi tra i 14 e i 16 anni) e una professoressa di 43 anni hanno cominciato a lamentarsi per i sintomi classici d'intossicazione da spray urticante: irritazione agli occhi e difficoltà respiratoria. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della stazione Greco Milanese, uno studente (non ancora identificato) avrebbe approfittato dell'intervallo per utilizzare lo spray vicino alla scala del secondo piano.
Ventiquattrore prima, stavolta a Parabiago, era stata evacuata un'intera scuola, l'istituto tecnico economico e tecnologico di via Spagliardi.
Intorno alle 13 gli studenti, in un corridoio al primo piano della struttura, avevano iniziato a tossire e a avvertire bruciore alla gola. Mentre arrivavano i mezzi del 118, i cui soccorritori si sono dovuti occupare di due ragazze di 14 e 17 anni (la maggiore è finita all'ospedale di Legnano in codice verde), la scuola è stata completamente sgomberata.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.