«C'è un'escalation di violenze sessuali incredibile. Se qualcuno in maniera spudorata pensa di poter inseguire e aggredire donne girando in monopattino significa che ormai la percezione di impunità è totale. Milano non merita questo, deve tornare ad essere una città sicura». Parte dall'episodio dello stupratore seriale in monopattino arrestato due giorni fa per quattro violenze (ma i casi potrebbero aumentare) la deputata e responsabile del dipartimento Pari opportunità della Lega Laura Ravetto, candidata alla Camera come capolista nel collegio plurinominale di Milano centro, per ribadire che la sicurezza sarà (ancora) uno dei punti centrali del programma con cui il centrodestra si candida a governare il Paese. Ricorda che nella campagna virale con cui la Lega ha lanciato lo slogan «la scritta Credo ha illuminato la stazione Centrale perchè è in uno stato di abbandono inaccettabile». Come è «inacettabile - puntualizza Ravetto - che il sindaco Beppe Sala rifiuti di dotare i vigili del taser». Presentazione ufficiale ieri dei candidati alle Politiche della Lega a Milano, oltre al leader Matteo Salvini e a Ravetto sono in campo il viceministro Alessandro Morelli, gli uscenti Igor Iezzi, Cristina Cantù, Federica Zanella e la new entry Giuseppe Valditara, ex senatore di An passato alla Lega, docente dell'Università di Torino. Un po' a sorpresa durante il suo intervento ha rivendicato «più continuità con l'Agenda Draghi rispetto al Pd», precisando poi che si riferiva alle politiche sulla formazione, «noi vogliamo potenziare l'istruzione tecnico-professionale su cui si fondano le piccole imprese e l'artigianato, Letta vuole mandare tutti alla maturità». Tutti gli uscenti «sono stati ricandidati per l'eccellente lavoro svolto a Roma» sottolinea il commissario cittadino Stefano Bolognini. E il viceministro Morelli fa una carrellata dei risultati portati a casa per Milano e la Lombardia con il primo governo con M5S, all'opposizione di Conte-Pd o nel governo Draghi, dai «quasi 200 milioni di fondi Pnrr per la riqualificazione di quartieri Aler e periferie» a quelli per le nuove metropolitane, come «i 900 milioni per portare M5 a Monza anche se dispiace che qualche sindaco non riesca a mettere il progetto a terra, temo non sarà pronta per le Olimpiadi 2026. E su M6 Milano vorrebbe stravolgere il tracciato». Continua con i Giochi olimpici invernali, la riqualificazione dell'area e della stazione di Rogoredo «avviata da Salvini ministro». Guardando avanti, Morelli punta a «sburocratizzazione per le opere pubbliche sul modello Genova, valorizzazione degli ex scali Fs e portare il Tribunale dei brevetti da Londra a Milano, è la scelta naturale anche se qualcuno insiste con Torino. Sarebbe un grande risultato dopo la tragica sconfitta di Ema, Milano perse la sede a causa di Pd e Sala. Corriamo il rischio che Francia e Germania si accordino per sfilarci il Tub». Ironizza sul Pd che non ha messo nessun esponente della giunta Sala in lista, e gioca sullo slogan «Scegli» usato da Letta per la campagna: «Milano o Roma? Il Pd ancora una volta ha scelto Roma». Cantù vuole proseguire il lavoro sulla «sanità del futuro e va superato il numero chiuso a Medicina», Igor Iezzi garantisce che «tra le primissime cose al governo ripristineremo i decreti sicurezza di Salvini vergognosamente tolti da Conte e Pd. Meno immigrazione clandestina». Zanella rivendica il restyling già avviato a Rogoredo ma «bisogna proseguire per liberare il boschetto della droga».
Ravetto torna ancora sulla sicurezza («rifinanziare Strade sicure, contrastare le baby gang, assumere 10mila agenti») e sul caro energia: «Il governo sblocchi 30 miliardi di liquidità, l'Italia e Milano che ha la densità più alta di aziende non possono rischiare la chiusura di intere filiere. E gli studenti non rimarranno un solo giorno in dad per i razionamenti energetici».
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