Primi effetti della spending review targata Pisapia: un taglio ai custodi sociali. La giunta comunale ha confermato ieri con un contributo di 7,3 milioni di euro il servizio di portierato nelle case popolari (fino al 30 aprile 2014), ma dando una sforbiciata alle risorse, 500mila euro in meno quest'anno - e i custodi che sorvegliano anziani soli e inquilini in difficoltà caleranno da 154 a 139 - un milione in meno nel 2013. Un'amara sorpresa che la sinistra cerca di compensare lanciando anche a Milano la prima «Festa dei vicini» (esiste già a Roma, Torino, Ferrara, Modena e altre città), mercoledì prossimo degustazioni, balli e letture in cinque quartieri popolari e di periferia per «riscoprire i valori del buon vicinato». Si parte da viale Mar Jonio, piazzetta Capuana, piazza Bruzzano, centro anziani Villa Finzi a Gorla e tunnel della Stazione Centrale. Gli anziani over 65 potranno ritirare nell'occasione la «Tessera della socialità» valida fino al 30 settembre per accedere a centri dove solitamente si entra con una tessera associativa. Hanno già aderito Auser, Fondazione Aquilone, Acli e (ca va sans dire) Arci, onnipresente nelle attività comunali dalla campagna di Pisapia in poi.
É fissato invece per lunedì sera a Palazzo Marino un vertice di maggioranza su Aler, l'azienda regionale che si occupa della cura e manutenzione dei 30mila alloggi di proprietà del Comune. Sembra tramontare l'ipotesi del bando di gara internazionale per scegliere un nuovo gestore. Se ne era parlato già nel novembre 2011, quando i rapporti tra l'azienda e la nuova giunta di centrosinistra a Palazzo Marino sembravano tesissimi. Il Comune aveva criticato i servizi e minacciato la svolta. L'ex sindaco Moratti nel 2009 aveva affidato direttamente il patrimonio immobiliare ad Aler (sottraendolo ai tre vecchi gestori privati, Gefi, Romeo e Pirelli). Una convenzione da 10,5 milioni di euro all'anno firmata in via sperimentale, ma di fatto il rinnovo è stato automatico fino a fine 2011, e nonostante le polemiche anche la giunta Pisapia a dicembre ha deciso di prorogare ancora per un anno il test. Ma «i servizi devono migliorare - disse allora l'assessore alla Casa Lucia Castellano - e sulla base dei risultati stabiliremo se passare o meno al rinnovo della convenzione dal 2013». Un dossier di 52 pagine preparato nelle scorse settimane dall'assessore si concentra per oltre la metà sugli elementi di criticità. E conclude con l'elenco dei motivi per cui (comunque) è inevitabile portare avanti la convenzione, per portare a termine i progetti già avviati. Ne discuteranno la Castellano e i capigruppo di maggioranza lunedì sera, ma la linea sembra già condivisa anche dal sindaco. «Ritengo che la via maestra fosse quella della gara ma farò di necessità virtù - afferma la capogruppo del Pd Carmela Rozza - la convenzione però dovrà cambiare drasticamente».
Dopo la stangata altri tagli Ma il Comune ci fa la festa
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