Cronaca locale

Stangata Atm dal 15 luglio (con qualche contentino)

Ok al biglietto da 1,5 a 2 euro, il settimanale sale a 17 In metrò si potrà timbrare più volte. Barricate in aula

Stangata Atm dal 15 luglio (con qualche contentino)

Dopo gli annunci, arriva il via libera. A otto anni dalla «stangata Pisapia», il sindaco Sala aumenta di nuovo il biglietto. Il salto da 1,5 a 2 euro scatterà a metà luglio, aula permettendo visto che la delibera approvata ieri dovrà approdare la prossima settimana in Commissione e poi dal 10 in consiglio e il centrodestra minaccia ostruzionismo. Per prudenza o scaramanzia, ad oggi l'assessore alla Mobilità Marco Granelli non certifica che la data prescelta è il 15 luglio, ma a meno di sorprese si può già segnare sul calendario. Il ticket singolo sarà più caro ma almeno si potrà timbrare più volte in metropolitana entro i 90 minuti e sarà valido non solo a Milano ma anche nei Comuni di prima fascia (come Rho Fiera, Sesto San Giovanni, Rozzano, San Donato, Bresso o Bollate). Resta bloccato l'abbonamento ordinario annuale, quello mensile invece passa da 35 a 39 euro. Il giornaliero passerà da 4,5 a 7 euro, il settimanale da 11,3 a 17 euro, il carnet da 10 corse da 13,8 a 18 euro ma potrà essere usato contemporaneamente da più persone. Rimane bloccato a 330 l'abbonamento annuale, con introduzione del pagamento a rate mensili. Tra le novità, la gratuità sui mezzi per i giovani fino a 14 anni (con tessera a vista). Le tariffe ridotte over 26 - annuale a 200 euro e mensile a 22 euro - vengono «allungate» a 27 anni ed estese fino a 30 anni per chi ha reddito Isee sotto i 28mila euro. Ai giovani fino a 27 anni che acquistano l'annuale Atm viene offerta la tessera Bikemi scontata da 29 a 12 euro, dai 28 anni si passa da 29 a 24 euro. Sarà possibile caricare il doppio abbonamento sulla tessera Atm.

Passando alla fascia anziani, anche qui gioie e dolori. Per gli over 65 con Isee inferiore a 16mila euro l'abbonamento rimane gratuito. Il «Senior» annuale a 200 euro e mensile a 22 euro sarà disponibile agli over 65 con reddito tra 16 e 28mila euro, sale l'età per le donne che fino ad oggi ne avevano diritto già a 60. Il «Senior off peak» (a 170 e 16 euro) che consente di girare in metropolitana solo dalle 9,30 in poi sarà disponibile a tutti dai 65 anni di età e per i pensionati dai 60 anni, in superficie sarà valido già dall'inizio del servizio. Viene introdotto l'annuale a 50 euro per persone con Isee sotto i 6mila euro, disoccupati con Isee inferiore ai 16mila euro e detenute in permesso lavorativo fuori dal carcere. «Vogliamo un servizio di trasporto sempre migliore, abbiamo scelto di tutelare lavoratori e cittadini e non turisti e utenti occasionali» afferma l'assessore Granelli. Il sindaco Beppe Sala chiede di «andare al di là dell'aumento, perchè non è solo così, gli abbonamento rimangono bloccati anzi le famiglie numerose probabilmente pagheranno meno, ci sono una serie di novità. Purtroppo la politica si confronta su queste questioni ma se la competizione che mi porterà il centrodestra sarà sull'aumento del biglietto ci metto otto firme, allora è ben poca la critica che mi possono fare. Io difendo questa operazione, creeremo un sistema trasporto ancora più efficiente».

Ma il centrodestra va all'attacco, eccome. «In 8 anni la sinistra ha raddoppiato il costo del biglietto - contesta il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale -. Aumenta non solo il biglietto ma anche carnet e mensili. Le donne tra 60 e 65 non potranno più avere l'abbonamento ridotto salvo che attestino di essere in pensione. Con la manovra residenti e Comune pagheranno per garantire la tariffa unica agli utenti dei territori circostanti. I Comuni però verseranno un'inezia». Il capogruppo Fi in Regione, Gianluca Comazzi, sottolinea che «l'integrazione tariffaria era perfettamente attuabile anche senza ricorrere a questa gabella. Dispiace che Sala, parlando del centrodestra, si sia espresso in maniera così arrogante: se intendiamo criticare questa decisione lui ci mette 8 firme. Non è a noi che deve rispondere, ma a migliaia di persone che pagheranno le conseguenze della sua imposizione». Critico il capogruppo M5S Simone Sollazzo: «Le parole di Sala per giustificare i rincari sono piene di spocchia e poco rispetto per le idee altrui. Faremo barricate in aula, l'aumento non favorisce l'uso dei mezzi al posto delle auto».

Chiara Campo

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