Tilt del sistema. Stazione Centrale nel panico. Centinaia di passeggeri si guardano attorno e non sanno dove andare o cosa fare: monitor e altoparlanti sono guasti anche loro. Alle 10.50 sui ventiquattro binari dello scalo non si muoveva nulla. Ed è partito il caos: treni in arrivo dirottati su altre stazioni, Lambrate e Garibaldi, convogli in ritardo anche di un'ora e mezza. Passeggeri disperati e 70 treni in ritardo, cancellati o deviati.
Insomma un delirio per il quale il Codacons ha annunciato un esposto in Procura per interruzione di pubblico servizio: «Si tratta - scrive l'associazione - di un disservizio gravissimo, che ha avuto pesanti ripercussioni per l'utenza, in un periodo in cui i cittadini si spostano per le vacanze estive. Per tale motivo chiediamo alla Procura di aprire una indagine per la fattispecie di interruzione di pubblico servizio, accertando i fatti e le relative responsabilità».
Nel pomeriggio arrivano il primo bollettino di guerra: nei quaranta minuti di blocco della circolazione, sono stati in tutto cinque Frecciarossa, otto Frecciabianca, sette intercity e 22 regionali i treni che hanno avuto ritardi fra i 5 e i 70 minuti. E non solo: ci sono stati 21 treni limitati, o soppressi parzialmente, 5 cancellati e 2 deviati.
Il Codacons ha anche sottolineato che tutti i passeggeri che, a causa del disservizio, abbiano subito ritardi e disagi, «hanno diritto a ricevere un indennizzo automatico da parte delle Ferrovie. Se ciò non avverrà sarà inevitabile una azione collettiva per far valere i diritti degli utenti».
L'associazione non si ferma qui e chiede anche al ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, e a quello dei Beni culturali, Dario Franceschini, di prendere le «dovute azioni» nei confronti delle ferrovie.
Dall'altro lato Ferrovie che dichiara di essersi mossa più in fretta che ha potuto per affrontare un problema tecnico le cui cause sono ancora sconosciute, ma non ha potuto negare che i disagi si sono protratti per tutta la giornata: «In seguito allo stop avvenuto a Milano Centrale dalle 10.50 alle 11.30 i treni potranno registrare ritardi anche nel pomeriggio, fino alla completa normalizzazione del traffico». La società però ha rimarcato in un comunicato che «La clientela è stata informata su variazioni e limitazioni di percorso dei convogli, è stato rinforzato il servizio di assistenza e sono stati attivati servizi con autobus».
Nonostante gli sforzi però la situazione non è affatto rosea: tra partenze per le vacanze e altri viaggi, sono rimaste a piedi centinaia di persone. E non si sa nemmeno perchè, o come, si sia creato il guasto al sistema che gestisce i treni, altoparlanti e cartelloni. Per appena quaranta minuti di blocco, la circolazione è andata nel pallone: se è vero che alle 11.
30 la stazione ha ripreso a essere operativa, anche se sono tornati attivi tutti i 24 binari solo un'ora dopo, ormai si erano accumulati ritardi e cancellazioni su decine di convogli. E mentre parte la procedura interna a Ferrovie per capire come si sia guastato il sistema, per chi era in partenza verso i luoghi di villeggiatura non sarà sicuramente una giornata facile da dimenticare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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