(...) in Statale, «in considerazione delle possibili rilevanti conseguenze economiche sia sul comune che sui suoi dipendenti». Tradotto: il rischio di perdere parte del fondo integrativo. A sollevare il caso i consiglieri di Fratelli d'Italia Riccardo De Corato e Marco Osnato, che per fare chiarezza sulla vicenda chiedono la convocazione urgente della commissione Bilancio. Non solo i consiglieri hanno presentato anche una mozione urgente per avere «chiarimenti su una situazione che non è chiara nè trasparente» e capire «se ci sono eventuali danni per i milanesi», denunciando inoltre «la sciatteria dimostrata dalla Giunta - hanno affermato De Corato e Osnato - in tema di bilancio e di gestione del personale». Non solo Fdi vuole sapere perché nel frattempo i dirigenti del settore Risorse umane, Carlo Lopedote e Paolo Carli «non ricoprono più il loro incarico e sono stati spostati ad altro ufficio».
Già la Corte dei Conti, che ha messo in discussione il bilancio consuntivo 2013, chiedeva dei chiarimenti sul capitolo di spesa per il personale e fondi per la contrattazione integrativa. In particolare la magistratura contabile chiede conto di 19 milioni 600mila euro per il personale del comparto e 1 milione 115 mila per i dirigenti escluse del limite di legge (art.9 d.l.78/2010, la cosiddetta brunetta) e delle «azioni eventualmente intraprese, ai sensi dell'art. 4 del dl n.16/2014 al fine di ricondurre gli oneri previsti dalla contrattazione integrativa e le relative destinazioni nell'alveo imposto dalla legge e dal CCNL di comparto, specificando la potenziale incidenza delle eventuali azioni di recupero sui prossimi bilanci dell'ente».
«Sul rinnovo del contratto decentrato per il personale si stanno confrontando le amministrazioni di tutta Italia - replica l'assessore al Personale Chiara Bisconti. A Milano abbiamo scelto la strada del dialogo con le organizzazioni dei lavoratori e lo spirito costruttivo ci ha già permesso di raggiungere un'ipotesi di accordo anche nell'interesse della città. Bene, quindi, che su una materia importante e complessa vi sia una un parere autorevole e terzo per aiutare i revisori e l'amministrazione a proseguire sulla strada intrapresa del rispetto pieno delle norme». «si è voluto modificare il precdente contratto - attacca Daniele Vincini, segretario regionale Sulpm - per essere più realisti del re. Ma noi non ci stiamo a essere messi sulla graticola. Le sentenze dei giudici del lavoro, l'ultimo è di Corsico, e le circolari Aran ribadiscono ulteriormente che il contratto è in linea con le norme».
A questa si è aggiunta la richiesta di «chiarimenti ed eventuali integrazioni documentali» da parte della Corte dei Conti in merito al rendiconto consuntivo 2013.
In particolare, sono state chieste delucidazioni sulle «sensibili mancate riscossioni delle entrate» derivanti da sanzioni al codice della strada e dal recupero dell'evasione tributaria, sui «rapporti finanziari ed economico-patrimoniali» con alcune società partecipate che vedono il Comune creditore o debitore e su alcune «erogazioni finanziare» effettuate da Palazzo Marino verso società partecipate. Da piazza Scala minimizzano ricordando come ogni anno la Corte dei Conti chieda conto del bilancio. «Il Comune sta preparando le spiegazioni tecniche, poi la magistratura valuterà le risposte».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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